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Ipotesi Metaverso. A Roma l’arte immersiva dal Barocco alla VR

Ipotesi Metaverso (foto Luca Perazzolo) Ipotesi Metaverso (foto Luca Perazzolo)
Ipotesi Metaverso (foto Luca Perazzolo)
Ipotesi Metaverso (foto Luca Perazzolo)

La mostra a Palazzo Cipolla esplora il concetto di Metaverso come arte immersiva, da Piranes al turco-americano Refik Anadol

Nel 1999 a Roma Emmanuele Emanuele trasformò un istituto bancario in uno spazio espositivo privato e no-profit dedicato all’arte. Da allora a Palazzo Cipolla si sono susseguite 59 esposizioni. Dopo la personale dedicata all’artista digitale Quayola, in questi giorni è stata inaugurata – fino al 23 luglio – una mostra dal curioso titolo Ipotesi Metaverso, a cura di Gabriele Simongini e Serena Tabacchi. Il tema è esplorato in una gamma molto ampia di interpretazioni e implicazioni filosofiche. E parte dall’intuizione che il concetto di Metaverso come arte immersiva sia nato in epoca barocca.

 

Ipotesi Metaverso (foto Luca Perazzolo)
Ipotesi Metaverso (foto Luca Perazzolo)

Ecco allora a sorpresa iniziare il percorso espositivo nel dedalo delle Carceri d’Invenzione di Giovanbattista Piranesi (versione 3D), dondolare nello spazio distopico generato dall’AI del duo Fabio Giampietro e Paolo Di Giacomo, perdersi come Alice nella tana del Bianconiglio nel metafisico Onda lunga di Pier Augusto Breccia di fronte a un dittico audace tra il Planetoide tetraedrico di Escher e il bozzetto per la finta cupola della Chiesa di Sant’ignazio di Andrea Pozzo.

 

Ipotesi Metaverso (foto Luca Perazzolo)
Ipotesi Metaverso (foto Luca Perazzolo)

Dopo aver diviso la sauna con grandi personaggi della storia con l’immersive experience di Federico Solmi e aver viaggiato nei multiversi ricostruiti da fuse*, il viaggio circolare si chiude con un tuffo nel muro magmatico dell’algoritmo del turco-americano Refik Anadol, attualmente ospite anche del Moma di New York. Nel servizio di ArtsLife Emanuele, presidente della Fondazione Terzo Pilastro, e i curatori spiegano meglio gli intenti del progetto e il processo di allestimento…

 

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