Era Gallery di Milano dedica una mostra a Rikako Kawauchi, pittrice le cui creazioni astratte rimangono legate alla realtà da poche ma potenti linee figurative. Dal 12 aprile al 17 giugno 2023.
“Quando disegno/dipingo, i colori, le forme e le immagini esplodono come una tempesta e si coagulano sulla tela in un solo momento. Il tocco di vernice e le linee emergono con una certa velocità. Tutto appare vividamente, senza il filtro di immagini o pensieri ragionati, quindi il mio lavoro può essere descritto come le grida e i sussurri del corpo“.
Da questa descrizione di Rikako Kawauchi possiamo partire per raccontare del suo lavoro. Elaborato estetico che galleggia in un astrattismo solo vagamente inciso di figure approssimate come quelle delle pitture rupestri. Soluzione che appare a suo agio in una dimensione ideale, quasi ultraterrena. E che invece Kawauchi racconta essere pienamente legata a un aspetto carnale, fisico, viscerale.
I materiali e i processi scelti cambiano spesso. A volte è una tela che l’artista copre con diversi strati di pittura ad olio. In altre occasioni sono invece semplici tracce nere su un foglio di carta bianco. Ma anche neon di delicata luminosità assemblati in installazioni d’impatto. Si individua però una costante: la linea. In tale varietà di medium, la linea – sia essa incisa a vernice, disegnata a matita, o piegata in fili o tubi al neon – rimane il filo rosso che regge la poetica di Kawauchi. Esse compongono soggetti curiosi e misteriosi, creature reali o immaginarie, frutti, organi corporei, stelle e sagome. Di tutto, insomma.
E questo tutto danza e si abbraccia, perde contorni e confini, sprofonda in paesaggi informi dai colori vividi: blu, rosa, verdi e viola. Come a definire, quasi a salvare queste figure, le linee che le compongono ci spingono a osservarle così a lungo da donarle una concretezza che altrimenti, da sole, non avrebbero. É l’osservatore che attraverso l’atto di guardare, in senso più fisico che cerebrale, consegna le opere di Kawauchi a quella dimensione speciale dove spirito e corpo si sfiorano: l’anima.