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La nuova sede della Fondazione Alberto Peruzzo apre a Padova con una mostra su Kounellis

Jannis Kounellis, Senza titolo, 1996 - Fotografia: Marco Furio Magliani Jannis Kounellis, Senza titolo, 1996 - Fotografia: Marco Furio Magliani
Jannis Kounellis, Senza titolo, 1996 - Fotografia: Marco Furio Magliani
Jannis Kounellis, Senza titolo, 1996 – Fotografia: Marco Furio Magliani
Un passato come chiesa, un futuro da spazio per l’arte contemporanea. La Fondazione Alberto Peruzzo reinventa l’ex-chiesa di Sant’Agnese di Padova e ne fa la sua nuova sede, contaminandone spirito e storia con un’impronta contemporanea inedita, perlopiù Informale. Prima mostra incentrata sul sacro e Kounellis – curata da Riccardo Caldura, direttore dell’Accademia di Belle Arti di Venezia, e visitabile dal 31 marzo al 24 giugno  2023.

Quattro grandi opere del XVII e XVIII secolo, un tempo parte degli arredi della chiesa, tre delle quali legate agli episodi della giovanissima martire cristiana a cui l’edificio era dedicato, sono state ricollocate nello spazio principale. Al loro fianco un nucleo di opere contemporanee. Tra questi due grandi lavori di Jannis Kounellis della serie degli “armadi”, protagoniste di una delle ultime mostre concepite e realizzate dall’artista nel 2016.

I due dialogano con un’altra opera dell’artista, un importante lavoro acquisito dalla Fondazione Alberto Peruzzo. Opera chiamata a svolgere la funzione di fulcro espositivo, essendo collocata nell’area dell’ex-abside a indicare il passaggio fra i due ambienti che costituiscono lo spazio espositivo.

Si tratta di un Senza titolo dai toni drammatici, composto da una trave in legno di quasi 4 metri, sospesa verticalmente su una doppia piastra in acciaio appoggiata su carboni, un sacco di iuta, il cui peso grava su un poggiapiedi, è trafitto da un lungo coltello. L’insieme richiama un tema non certo estraneo alla poetica di Kounellis: quello del martirio.

Nel secondo ambiente dello spazio è esposta una selezione di opere contemporanee di notevole rilievo della Fondazione Alberto Peruzzo, perlopiù legata all’Informale, con la sperimentazione su nuove materie e da nuove prospettive oltre la bidimensionalità. Le opere più recenti, in un perfetto cerchio con la storia religiosa del luogo, si concentrano sul tema della ritualità e della figura umana sospesa fra dolente interrogazione ed enigmatica presenza. Un raccordo ideale con le opere della sala principale.

Nuova Sant'Agnese, installation view. Foto: Marco Furio Magliani
Nuova Sant’Agnese, installation view. Foto: Marco Furio Magliani
Nuova Sant'Agnese, installation view. Foto: Marco Furio Magliani
Nuova Sant’Agnese, installation view. Foto: Marco Furio Magliani
Inaugurazione Nuova Sant'Agnese - Riccardo Caldura
Inaugurazione Nuova Sant’Agnese – Riccardo Caldura

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