Sotheby’s espone e vende circa 1.500 oggetti appartenuti a Freddie Mercury. Si inizia a giugno con un tour nelle sedi di New York, Los Angeles e Hong Kong. Poi la mostra a Londra dal 4 agosto al 5 settembre 2023. Infine 6 aste – sempre lungo il Tamigi, dal 6 settembre in poi – in cui le opere vengono vendute.
“La cosa più importante…è condurre una vita favolosa” ha detto Freddie Mercury. E una vita favolosa, per un artista, un cantante, passa di certo per incredibili concerti e inebrianti bagni di folla. Ma non può certo esaurirsi lì. Una volta rientrato a casa, per esempio, tale grandiosità dovrà almeno in parte essere conservata. Come emanazione della propria personalità, come costruzione di un mondo proprio.
Esattamente quel che Freddie Mercury, leader dei Queen e icona assoluta del mondo musicale e non solo, ha fatto a Garden Lodge. Una splendida villa in mattoni in stile georgiano acquistata nel 1980 dal cantante. Un luogo magico dove circondarsi di arte e oggetti preziosi. Tra questi i dipinti vittoriani e dalle suggestive opere su carta dei più grandi artisti del XX secolo, i più raffinati esempi dell’arte vetraria (un mezzo che amava oltre ogni misura), i tessuti eccezionali e le opere di pregio che acquistava durante i viaggi in Giappone, ma anche gli oggetti più piccoli e personali della sua vita quotidiana. Ma soprattutto i costumi di scena di Mercury e le bozze di alcuni testi musicali inediti.
In totale sono circa 1.500 gli oggetti che Sotheby’s mette in mostra a Londra – 4 agosto-5 settembre 2023 – prima di venderli in una serie di 6 aste dedicate. A guidarle un’asta in presenza il 6 settembre, in cui viene offerta una selezione rappresentativa degli oggetti più significativi della collezione. Il 7 e l’8 settembre seguono altre due aste in presenza: la prima dedicata a Mercury “On Stage”, la seconda dedicata alla sua vita “At Home” e agli oggetti che amava e con cui viveva a Garden Lodge. Parallelamente si svolgono tre aste online, una che mette in luce il suo profondo amore per il Giappone e le altre due, “Crazy Little Things”, in due parti, che presentano una serie eclettica di oggetti curiosi che facevano parte della quotidianità di Mercury.
Qui il link per i dettagli di tutti gli appuntamenti.
Di seguito una selezione dei lotti più attesi.
La corona e il mantello di Freddie Mercury
Stima 60-80 mila sterline
La corona e il mantello di Freddie Mercury, in finta pelliccia, velluto rosso e strass, realizzati dall’amica e costumista Diana Moseley, sono liberamente modellati sulla corona utilizzata nel corso delle incoronazioni nel Regno Unito. Legati indelebilmente a Mercury, i due oggetti furono indossati nel momento culminante di uno degli ultimi concerti della band, proprio durante God Save The Queen.
Il testo scritto a mano da Freddie Mercury di We Are The Champions
Stima 200-300 mila sterline
Il testo inedito del più grande inno dei Queen, scritto da Mercury pensando alle folle dei tifosi sportivi. We Are The Champions fu pubblicata come singolo, insieme all’altra grande canzone dei Queen, We Will Rock You, il 7 ottobre 1977. Fu un successo immediato e divenne rapidamente colonna portante delle esibizioni dal vivo dei Queen. Il suo testo originale è impresso in nove pagine in totale, compresi alcuni fogli di carta intestata della British Midland.
Testo scritto a mano da Freddie Mercury di Killer Queen
Stima 50-70 mila sterline
Una pagina di bozza di testo e quattro pagine di musica e accordi su carta intestata della Electra Records. Parte del terzo album dei Queen, Sheer Heart Attack (1974), Killer Queen fu il loro primo grande successo negli Stati Uniti ed è ampiamente considerata il punto di svolta della band. Mercury disse che la canzone, che parlava di una squillo d’alto bordo, gli venne in mente in un solo giorno. Scritta in un periodo in cui i Queen erano maggiormente associati all’hard rock, questa canzone era, secondo Mercury, più simile a un pezzo di Noel Coward.
James Jacques Tissot, Type of Beauty
Stima 400-600 mila sterline
Si tratta dell’ultima opera d’arte acquistata da Mercury. Il dipinto, appeso nel suo salotto, raffigura la musa e amante di Tissot, Kathleen Newton, la donna la cui bellezza lo aiutò ad affermarsi artisticamente, ma il cui passato di divorziata cattolica irlandese, che lui accolse in casa sua, scandalizzò e rovinò la sua reputazione in società.
L’abito color avorio che Wendy de Smet aveva disegnato a Freddie Mercury per il video di Bohemian Rhapsody, 1975
Stima 50-70 mila sterline
Per il video di Bohemian Rapsody, Mercury aveva chiesto all’amica e stilista Wendy de Smet di disegnate per lui un completo da palcoscenico in due pezzi, composto da una tuta intera e un bolero di raso in avorio. La particolarità? I polsi e la parte inferiore delle gambe dovevano essere alati, ispirato alle ali del dio Mercurio.
Chitarra acustica Martin D-35
Stima 30-50 mila sterline
Conservata nella sua custodia originale, la chitarra è qui fotografata nel camerino di Mercury a Garden Lodge. Sebbene sia conosciuto soprattutto come pianista, Mercury era anche un abile chitarrista. Pare che questa chitarra sia stata utilizzata per scrivere e registrare il singolo di successo Crazy Little Thing Called Love, a Monaco di Baviera nel 1979.
Orologio da tavolo Fabergé
Stima 30-50 mila sterline
Un tradizionale orologio da tavolo Fabergé con gemme incastonate, nefrite e smalto, del 1908-17 circa, occupava un posto d’onore nella camera da letto di Mercury. Un pezzo squisito del leggendario gioielliere russo, acquistato da Sotheby’s in Svizzera.
Utagawa Hiroshige, Pioggia improvvisa sul ponte Shin-Ohashi e Atake
Stima 30-50 mila sterline
Un capolavoro della stampa giapponese su blocchi di legno, l’opera ebbe una profonda influenza sugli artisti impressionisti. Ma anche su Mary Austin, una delle amiche più intime e fidate di Mercury, che aveva provato invano ad acquistarne una versione all’asta. Mercury ne ha così cercata (e acquistata) un’altra durante un viaggio in Giappone.