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Record: 156 milioni di dollari per la (controversa) asta di gioielli di Heidi Horten da Christie’s

Heidi Horten wearing the Briolette of India, a 90 cts, D-colour diamond necklace by Harry Winston, Estimate on request – copyright The Heidi Horten Foundation

Christie’s, Ginevra. L’asta live del 10 maggio della collezione di gioielli di Heidi Horten ha totalizzato 138.344.700 franchi svizzeri (circa 156 milioni di dollari) superando così quella della collezione di gioielli di Elizabeth Taylor venduta nel 2011 per oltre 137 milioni di dollari e l’asta Maharajas & Mughal Magnificence (2019) che aveva incassato oltre 109,2 milioni

Solo pochi giorni fa la vendita di gioielli di Heidi Horten era stata investita da molte polemiche a causa della mancata segnalazione da parte di Christie’s dell’origine delle fortuna che ha permesso l’acquisto di quei gioielli. Per riassumere in breve (qui l’articolo completo): la maison di Pinault non ha rivelato che Helmut Horden, marito della collezionista, era stato un austriaco vicino al regime hitleriano che sfruttò l’arianizzazione delle proprietà degli ebrei per accumulare la propria fortuna. Christie’s aveva prontamente risposto alle critiche assicurando che parte dei proventi andranno alla ricerca e a favore dell’educazione sull’Olocausto e aveva dichiarato che era consapevole che Helmut Horten avesse costruito la sua fortuna acquistando società di ebrei costretti a vendere dal regime di Hitler, definendola una “storia dolorosa”. Anthea Peers (President Christie’s Europe, Middle East, and Africa) aveva aggiunto: «Abbiamo valutato i diversi fattori, ma la Heidi Horten Foundation è ora un motore chiave di cause filantropiche» giustificando così la scelta dalla maison di organizzare ugualmente la vendita «La collezione di gioielli è stata assemblata decenni dopo, tra l’inizio degli anni ’70 e il 2022. Come per tutte le proprietà affidate a Christie’s, questa collezione è stata sottoposta a un accurato processo di verifica. La provenienza di ciascuno dei 700 oggetti all’asta è ben documentata, con dettagliate indicazioni di acquisto, e nessuno di questi gioielli proviene da una spoliazione o da una vendita forzata da parte di un proprietario ebreo».

Secondo il Times, in molti avevano invece  pensato che fosse il caso di annullare l’asta. Ma così non è stato. Anzi. La prima vendita della collezione c’è stata e ha superato le aspettative realizzando da sola 138.344.700 franchi svizzeri (circa 156 milioni di dollari). Su 96 lotti offerti, solo tre sono rimasti invenduti. La metà dei lotti è stata venduta per oltre $ 1 milione. È ancora in corso la prima vendita online che prosegue fino al 15 maggio. Oggi, 12 maggio, si terrà la “Part II” con altri 152 lotti e altri 300 lotti saranno battuti nuovamente  a Ginevra il prossimo novembre.

I top price

Top price per “The Sunrise Ruby“, un anello con rubini e diamanti Cartier, aggiudicato per CHF 13,5 milioni, al di sotto della stima inferiore. Secondo posto per un anello firmato Bulgari con un grande diamante rosa, Fancy Intense Pink, di 6.99  carati che invece ha più che triplicato la stima più bassa fermandosi a CHF 9,145,000.

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