Acquisti importanti e trattative da concludere. Al Park Avenue Armory è di scena fino al 16 maggio l’edizione americana di TEFAF. Di seguito le vendite più significative andate in scena nelle prime battute della fiera.
All’apertura, Di Donna (stand 334) ha venduto diversi pezzi della sua monografica su Meret Oppenheim, tra cui una scultura (acquistata da un’importante istituzione statunitense) e tre opere su carta. David Zwirner (stand 347) ha venduto numerose opere di Josef Albers (molte andate a un museo asiatico) grazie alla monografica sui dipinti della serie Variant/Adobe dell’artista. Un museo ha inoltre acquistato da Peter Freeman (stand 306) Untitled (Man and His Symbols), 2016, di Matt Mullican, collage e inchiostro su carta dal prezzo richiesto di USD 185.000. La stessa galleria ha inoltre venduto alcune opere di Charles Ledray e Mel Bochner.
Il design è una pietra miliare di TEFAF NY, e le vendite dei primi giorni lo hanno dimostrato. Galerie Mitterrand (stand 205) ha venduto l’accattivante scultura a forma di scimmia realizzata da François-Xavier Lalanne, Singe Attentif SI (1992), per USD 1,7 milioni, oltre ad altri oggetti di Claude Lalanne dal prezzo tra i 20.000 e i 650.000 dollari. Galerie Patrick Seguin (stand 331) ha venduto diverse opere progettate da Jean Prouvé, tra cui una lampada del 1954 esistente solo in 12 esemplari, due credenze, un’altra lampada, e infine delle librerie di Charlotte Perriand. Sempre nell’ambito del design, Modernity (stand 204) ha venduto una lampada da tavolo di Axel Enoch Boman (prezzo richiesto: USD 38.500) e una coppia di plafoniere Aarhus City Hall (prezzo richiesto: USD 50.000).
Nel giorno dell’anteprima VIP e nel primo di Fiera, hanno avuto luogo anche molte vendite rispecchianti un forte interesse nei confronti delle artiste di sesso femminile. Tina Kim (stand 354) ha venduto un’opera di Pacita Abad dal prezzo tra i 50.000 e 100.000 dollari; Nathalie Obadia (stand 362) ha venduto varie opere su carta di Shirley Jafffe; Galerie Gisela Capitain (stand 315) ha venduto pezzi di tutte le sue artiste femminili (tra cui Gillian Carnegie, Isabella Ducrot, Jadé Fadojutimi, e Laura Owens) a collezionisti privati; Galleria Continua (stand 323) ha venduto Empath 026 di Kiki Smith; Almine Rech (stand 322) ha venduto due opere di Chloe Wise dal prezzo tra i 40.000 e i 55.000 dollari; White Cube (stand 355) ha venduto sia pezzi di Marlene Dumas che due dipinti di Tracey Emin; Hazlitt Holland-Hibbert (stand 311) ha venduto a un collezionista privato due opere su carta di Bridget Riley per USD 200.000 ciascuna, e un grande gouache e matita su carta montata su tela, sempre dell’artista; LGDR (stand 305) ha venduto tre opere di Lynne Drexler.
Le presentazioni monografiche hanno riscosso molto successo. Gladstone Gallery (stand 337) ha venduto tutte le opere presenti nel suo stand dedicato ai disegni thailandesi di Robert Rauschenberg del 1983, ciascuno dal prezzo di USD 90.000. Fergus McCaffery (stand 318), che nella sua esposizione alterna personali di Reinhard Pods e di Patrick Hall, ha venduto quasi tutte le opere in mostra nel giorno di anteprima VIP.
La gioielleria continua a brillare a TEFAF New York con Hemmerle (stand 102) e FD Gallery (stand 352) e le loro numerose vendite. Didier LTD (stand 105) ha veduto a collezionisti americani e mediorientali un braccialetto a doppia testa in oro, smalto e pietre preziose di Franco Cannilla del 1950 circa, una spilla in oro e gemme di Afro Basaldella raffigurante un paesaggio astratto con alberi di palma, e un paio di orecchini cinetici in oro bianco e giallo di Sebastiano Balbo. Ha inoltre venduto una collana di Claude Lalanne, pezzo unico del 1972, a forma di lupino fusa in oro massiccio 18 carati dal gioielliere greco Zolotas.
La prima vendita conclusa da Charles Ede (stand 356) a pochi minuti dall’apertura ha interessato una testa romana in marmo di Zeus-Serapide, mentre la seconda – subito dopo – una statuetta romana di Mercurio in bronzo. Entrambe le opere sono state acquistate da clienti newyorchesi di lungo corso. Un eccezionale bronzo romano di Mercurio è stato venduto per una cifra a cinque zeri.
Nella giornata di anteprima VIP, Lisson Gallery (stand 342) ha concluso l’importante vendita di una nuova opera di Sean Scully, Wall Dark Blue (2022). Acquistata da un collezionista in Asia, il pezzo continua la serie Wall of Light dell’artista. Richard Green (stand 324) ha venduto un dipinto di Sir Winston Churchill e una scultura di Henry Moore. Le vendite di Perrotin (stand 327) hanno interessato, tra le altre, delle opere storiche appartenenti alla serie Issu du feu di Lee Bae (dal costo tra i 100.000 e i 200.000 dollari) e alla serie Odore di Femmina di Johan Creten (dal costo fra i 25.000 e i 60.000 dollari), entrambe iconiche degli artisti. Edward Tyler Nahem (stand 321) ha venduto opere di Roy Lichtenstein e Josef Albers a collezionisti privati. Offer Waterman (stand 351) ha venduto un’opera senza titolo in ceramica di Magdalene Odundo e un olio su tela di Frank Auerbach, sempre a collezionisti privati.