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Londra. Gagosian chiude uno spazio espositivo ma lancia un nuovo programma pubblico

Un'installazione di Richard Serra nello spazio di Gagosian in Britannia Street a Londra Un'installazione di Richard Serra nello spazio di Gagosian in Britannia Street a Londra
Un'installazione di Richard Serra nello spazio di Gagosian in Britannia Street a Londra
Un’installazione di Richard Serra nello spazio di Gagosian in Britannia Street a Londra
Anche i giganti a volte sono costretti a cedere il passo. Dopo vent’anni Gagosian chiude la sede di Britannia Street, nel nord di Londra. La mega-galleria continuerà a gestire le sue due rimanenti sedi londinesi a Grosvenor Hill e Davies Street.

Per uno spazio che si chiude, tanti altri si aprono. Non una nuova sede, questa volta Gagosian punta all’intera città. Il programma Gagosian Open, che partirà nell’ottobre 2023, è infatti volto a installare alcune opere in diversi punti di Londra, con l’obiettivo di “generare incontri unici, sia per il pubblico che per gli artisti“. Un modo per estendersi oltre i confini della galleria e cercare nuovi punti di contatto con la città.

Il rammarico per lo spazio di Britannia Street, ad ogni modo, rimane. Situata vicino a King’s Cross, la galleria di quasi 1400 metri quadrati poteva ospitare qualsiasi tipo di opera, anche di grandi dimensioni. Inaugurata nel 2004 con una mostra dedicata a Cy Twombly, negli ultimi due decenni ha dato spazio a molti degli artisti più importanti rappresentati dalla galleria. In particolare Richard Serra, Cecily Brown, Jeff Koons, George Baselitz, Walter de Maria e Rachel Whiteread.

Tra le ultime grandi mostre si ricorda quella di Damien Hirst, Natural History, dello scorso anno. Una retrospettiva delle famigerate opere dell’artista in cui animali morti sono sospesi nella formaldeide. L’esposizione finale, ora in mostra, è invece Rites of Passage, che riunisce opere di 19 artisti che hanno affrontato il tema della migrazione.

In generale, si tratta di un periodo di cambiamenti e aggiustamenti per Gagosian. Alla fine del 2020, Gagosian ha infatti chiuso la sua sede di San Francisco per concentrare le sue energie su Los Angeles. Un anno più tardi, anche se la notizia è uscita solo nel novembre 2022, la galleria ha nominato un board di consiglieri di alto profilo. Nomi per certi versi nuovi, sorprendenti, come la regista cinematografica Sofia Coppola. Segno che tutto sta cambiando. Che le scelte di Gagosian siano causa o conseguenza di tale cambiamento lo scopriremo solo col tempo.

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