Il Met (Metropolitan Museum of Art) di New York celebra Philip Guston attraverso i 220 dipinti e disegni che la figlia dell’artista, Musa Guston Mayer, ha donato al museo. In particolare la mostra – Philip Guston: What Kind of Man Am I? – si concentra su otto opere create durante gli ultimi undici anni della vita di Guston, il periodo più prolifico della sua carriera artistica. Dal 25 maggio al 2 agosto 2023.
Dopo anni in cui la collezione personale di Musa Guston Mayer – quella che il padre aveva realizzato per la famiglia, non destinata alla vendita – ha girato per mostre e musei, ora ha trovato al Met di New York la sua casa definitiva. “L’anno scorso, mentre riflettevo sull’eredità di mio padre, mi è diventato chiaro quanto fosse importante cercare una casa permanente per questa collezione accuratamente curata in uno dei più grandi musei del mondo, per servire da ispirazione, essere vista dalle generazioni future e essere una risorsa per gli studiosi”, ha detto Musa Guston Mayer in occasione della presentazione di Philip Guston: Che tipo di uomo sono?, la prima mostra derivata dall’importante donazione di 220 opere tra dipinti e disegni.
Non un museo qualunque, non una città qualunque. Philip Guston (1913–1980) è nato a Montreal da immigrati fuggiti dalla persecuzione degli ebrei nell’attuale Ucraina un decennio prima. Cresciuto a Los Angeles, ha lavorato nel Midwest per la maggior parte degli anni ’40 e si è stabilito definitivamente a New York nel 1949, dividendosi tra i suoi studi a Manhattan e Woodstock. Sebbene Guston sia spesso associato all’espressionismo astratto, la sua carriera non è inquadrabile in un movimento preciso. Tanto che nel 1968 è tornato alla figurazione e ha iniziato a forgiare un percorso singolare, per il quale ora è meglio conosciuto.
In particolare la mostra Philip Guston: What Kind of Man Am I? si concentra su otto opere chiave degli anni ’60. Si tratta di Pittore (1973), Pantheon (1973), Sleeping (1977), Riding Around (1969), The Palette (1975), Painter’s Hand (1979) e due dipinti senza titolo del 1980. La domanda che si pone la mostra è la stessa che Guston riflettendo sugli Stani Uniti di metà Novecento. Un Paese potente, forse troppo, specchio della deriva brutale e guerrafondaia che l’umanità ha intrapreso. Mentre la guerra e la violenza dilagavano, come in Vietnam, Guston si poneva dubbi sul suo ruolo di uomo e pittore, solo all’apparenza marginale in quel contesto.
La collezione
Composta da 220 opere – 96 dipinti e 124 disegni – realizzate dal 1930 e al 1980, la collezione racchiude l’arco completo della carriera di Guston. Il donazione al Met comprende opere che variano non solo nello stile ma anche nelle dimensioni. Molte, ad esempio, sono opere su carta e cartone di modeste dimensioni. Al contempo, Musa e Thomas Mayer hanno fatto un’importante donazione di $ 10 milioni per istituire il Philip Guston Endowment Fund, che sarà utilizzato per sostenere varie iniziative relative all’artista e alla sua eredità.