Sotheby’s aveva già annunciato gli highlights dell’asta dedicata a Freddie Mercury, dai cimeli agli oggetti personali. Ma non aveva ancora rivelato le immagini e il contenuto dei fogli su cui l’artista aveva impresso a mano i testi e le note di alcuni grandi successi dei Queen.
Sotheby’s ha svelato i dettagli dei fogli manoscritti da Freddie Mercury con i testi e le note di alcuni grandi successi dei Queen. Questi, insieme a tanti altri cimeli e oggetti, sono protagonisti di una serie di aste in programma a Londra per settembre 2023. Tutti provengono dalla collezione personale di Mercury, conservata e custodita nella sua amata casa londinese di Garden Lodge.
Pagine sensazionali e inedite che rivelano la genesi di alcune delle più importanti canzoni dei Queen. La maggior parte scritte nel momento di maggiore creatività della band, ovvereo la metà degli anni ’70. Tra queste Don’t Stop Me Now, Somebody to Love, We Are the Champions e Bohemian Rhapsody. Appunti, annotazioni, intuizioni e ripensamenti. Questi fogli manoscritti sono un’insostituibile insisght sul processo crearito di Mercury, preziosi documenti che svelano dettagli sconosciuti, scenari alternativi e canzoni mai realizzate.
Uno di questi, per esempio, rivela che Bohemian Rapsody, inizialmente, avrebbe dovuto chiamarsi Mongolian Rhapsody. Una scelta ritmicamente simile, ma che avrebbe forse limitato la risonanza evocativa del titolo. Un altro bivio giunge al secondo verso, quello che intona “Mama, just killed a man”. Nella bozza, leggiamo sui testi, sarebbe invece dovuta essere “Mama, There’s a war began, I’ve got to leave tonight”. E ancora, nella parte della canzone in cui Mercury esclama in sequenza “Galileo”, “Fandango”, “Scaramouche” e “Fulmini e fulmini”, inizialmente l’artista aveva previsto anche altre parole, poi mai usate, come “Matador” e “Belladonna”.
Le bozze dedicate a Somebody to Love si concentrano invece sull’armonia della composizione, con pagine e pagine dedicate agli sforzi di Mercury di trovare una sintesi efficace. In particolare il cantante era interessato a raggiungere una versione che evocasse la forza e l’intensità gospel di Aretha Franklin. Cantante particolarmente amata da Mercury, che qui avrebbe voluto renderle omaggio.
Altre curiosità arrivano dai quaderni ritrovati a Garden Lodge. Il primo, considerato il primo su cui Mercury ha preso appunti per le canzoni, rivela le canzoni che più spesso i Queen eseguivano in concerto negli anni ’70. Brani di loro produzione, ovviamente, ma anche le canzoni prese in prestito da altri artisti, come Jailhouse Rock di Elvis Presley e Stupid Girl dei The Rolling Stones. Il secondo, scovato dentro il pianoforte, conserva le bozze delle canzoni poi confluite nel settimo album della band, uscito nel 1978. Tra queste Let Me Entertain You, Don’t Stop Me Now, Bicycle Race e If You Can’t Beat Them.