Christie’s si unisce alle varie celebrazioni per la riapertura, dopo un restauro di tre anni, della National Portrait Gallery di Londra. Lo fa attraverso un’asta dedicata alla ritrattistica – 20th / 21st Century: London Evening Sale – che spazia dal 1855 al 2021. Vendita fissata per il 28 giugno 2023.
Ora la ritrattistica ci appare come un genere dato, quasi scontato. Eppure, non è rapido e neppure semplice il passaggio che ha condotto pittori e soggetti a preferire una rappresentazione a mezzo busto, o addirittura solo del viso, anziché restituire l’intera forma della figura. Vi è di certo, alla base, una presa di coscienza antropologica: la ragione, l’espressioni divina nell’uomo, risiede biologicamente e simbolicamente nella testa. Ne consegue che è lì, allora, che andrà ricercata l’identità del soggetto.
Ma la questione, ben presto, diviene anche estetica e pratica. Riprodurre solo il viso o poco più consente di concentrarsi (ed esaltare) i dettagli, allacciare rimandi interni e allestire simbologie varie. Tutto nell’immediatezza di un formato che si dona in modo impattante, permane nella memoria e consente immedesimazione, se non imitazione.
Al genere del ritratto Londra ha dedicato uno dei suoi musei più importanti: la National Portrait Gallery. In occasione della sua riapertura, Christie’s – come anche Sotheby’s – ha deciso di dedicare alla specialità gran parte della 20th / 21st Century: London Evening Sale del 28 giugno.
Tra i ritratti in vendita spicca Man (Self-portrait), un raro autoritratto giovanile di Lucian Freud, reso con lo stile grafico pulito e la precisione cristallina. Proposto per la prima volta in asta e recentemente inserito nella mostra di autoritratti di Freud al Museum of Fine Arts Boston 2020, qui l’artista si presenta come una figura quasi mitica, coronata di conchiglie e con occhi spalancati e onniveggenti. La stima è di 1.5-2 milioni di sterline.
Della piena maturazione di Howard Hodgkin, invece, parla The Spectator. Un maestoso autoritratto che dimentica il mimetismo e si configura quasi come un esercizio di stile. Stima 800 mila – 1.2 milioni di sterline. Realistico, quantomeno nelle dimensioni naturali e nell’approccio classico, il Self-Portrait di Sahara Longe (stima 40-60 mila sterline). Giovanile, quasi da artista in costruzione, Autoportrait, vers sa vingt-et-unième année di Edgar Degas (stima 250-350 mila sterline). Come in costruzione sono le teorie sull’identità queer, scivoloso terreno di indagine che Louis Fratino esplora attraversi iconici riferimenti alla storia dell’arte in Listening to a conch (stima 40-60 mila sterline).
Fra questi c’è anche Pablo Picasso, pittore a cui moltissimi artisti hanno guardato. Tra questi anche Jean-Michel Basquiat, a cui piaceva sovrapporte la propria identità a quella di grandi artisti. Come accadde con Picasso in Untitled (Pablo Picasso), stima 4.5-6.5 milioni euro. In una serie di quattro opere, invece, Frank Auerbach ha ritratto il suo amico e collega Leon Kossoff. Uno di questi Head of Leon Kossoff è in asta a 800 mila – 1.2 milioni di sterline. Non raffigurano nessuno, invece, i ritratti immaginari di Lynette Yiadom-Boakye. Diplomacy I, presente nella recente personale organizzata dalla Tate Britain, raffigura un gruppo di delegati in giacca e cravatta alla stima di 1-1.5 milioni di sterline.
Top lot del catalogo, però, che escono dal genere ritrattistico. Sono Calanque des Canoubiers (Pointe de Bamer), Saint-Tropez di Paul Signac (stima 5.5-8 milioni di sterline), Grünes Feld (Green Field) di Gerhard Richter (stima 4-6 milioni di sterline) e Kiss Me Stupid di Cecily Brown (stima 3-5 milioni di sterline). Interessanti anche due lotti italiani: Sacco SP 1 di Alberto Burri (stima 3-5 milioni di sterline) e Concetto spaziale, Attese di Lucio Fontana (stima 3.5-5.5 milioni di sterline).