La National Portrait Gallery di Londra apre al pubblico per la prima volta dopo tre anni oggi, 22 giugno, nella sua veste rinnovata
Il museo è stato a lungo all’ombra del suo vicino famoso, la National Gallery. Prima di questi lavori di rinnovamento l’ingresso della National Portrait Gallery era una porta laterale senza pretese. Oggi si può entrare dal lato opposto della National Gallery, a pochi passi da Leicester Square, attraversando tre nuove porte in bronzo (tre finestre sono state modificate per formare porte che conducono a un ampio atrio aperto) decorate con ritratti di donne realizzati da Tracey Emin, un ritratto per ciascuno dei 45 pannelli, come una sorta di versione moderna della porta del paradiso del Ghiberti del Battistero di Firenze.
Tracey Emin ha usato se stessa come “modello mentale”: «Ma il risultato finale sono molte donne diverse, alcune che esistono nella mia mente e altre che forse esistono nella realtà qui e ora, oltre che nel passato. Spetta al visitatore capire cosa sente e cosa vede o chi vede» ha dichiarato l’artista.
Il progetto di rinnovamento (ideato da Jamie Fobert Architects) è stato nominato “Inspiring People” e ha visto un riallestimento completo della collezione, unito a una significativa ristrutturazione dell’edificio (la prima così significativa dalla fondazione nel 1856), la creazione di spazi pubblici e un nuovo centro di studi.
Dalla chiusura al pubblico nella primavera del 2020, il museo non è stato fermo: ha continuato a lavorare in collaborazione con musei e scuole in tutto il Regno Unito e centinaia di ritratti hanno viaggiato in tutto il mondo.
Il museo ospita una delle più grandi collezioni di ritratti esistenti che si muove attraverso sei secoli. Questa nuova disposizione cronologica – un riallestimento completo dall’alto verso il basso- accompagna i visitatori in una viaggio attraverso la storia britannica dal medioevo ai giorni nostri raccontandola attraverso oltre 1100 ritratti (e oltre 220 mila opere in generale). Tra i dipinti più amati della Galleria ci saranno altre opere della collezione del museo di 250.000 fotografie, che vanno dal 1840 ai giorni nostri.
I festeggiamenti per la riapertura includono il lancio del First Look Festival, un programma di eventi, talk e attività per un pubblico di tutte le età con, tra gli ospiti principali, Paul McCartney e Tracey Emin.
Sempre oggi apre la mostra Yevonde: Life and Colour (22 giugno – 15 ottobre 2023) un’esplorazione della vita e della carriera di Yevonde, pioniera della fotografia londinese che ha guidato l’uso della fotografia a colori negli anni ’30. La mostra presenta ritratti e nature morte prodotti da Yevonde nel corso di una vivace carriera di sessant’anni e attinge all’archivio del suo lavoro acquisito dalla Galleria nel 2021.
La settimana successiva apre la mostra Paul McCartney. Photographs 1963–64 Eyes of the Storm (28 giugno – 1 ottobre 2023) che svela – per la prima volta – fotografie scattate da Paul McCartney, ritratti catturati usando la stessa macchina fotografica, tra il dicembre 1963 e il febbraio 1964, un periodo in cui i Beatles divennero un fenomeno globale. Queste immagini mai viste prima offrono una prospettiva unica e personale su com’era essere un ‘Beatle’ all’inizio della ‘Beatlemania’.