Dal momento che più se ne sente parlare meno si riesce a capire veramente qualcosa, mi sono deciso a dedicare un articolo di Data Art ad una spiegazione “tecnica per mia nonna” di cosa siano veramente e di quali funzioni abbiano NFT e Metaverso in relazione al mondo della Crypto Arte.
JACQUES ATTALI diceva: “POCO IMPORTA CHI INVENTA UNA TECNOLOGIA, L’IMPORTANTE È ESSERE IN GRADO – CULTURALMENTE E POLITICAMENTE – DI FARLA FUNZIONARE.”
Con tanto nume tutelare mi sono arrischiato anche a introdurre alcuni ragionamenti che per il momento non sembra abbiano ancora minimamente sfiorato le scintillanti sinapsi dei “curatori di Crypto Arte”. Detto questo, buona lettura!
Gli NFT sono così efficaci perchè rappresentano l’evoluzione dell’identità digitale in un mondo dove il concetto stesso di identità, per come la conosciamo, si sta trasformando velocemente per diventare una sovrapposizione di vari layer:
- Costruzione di nuove identità digitali
- Status
- Appartenenza
- POSSIBILITà DI SPECULAZIONE
- Identità fisica-personale
- Assegnano a un oggetto il suo creatore
- CERTIFICANO L’ELENCO DEI PROPRIETARI
- Rendono pubblico lo storico di tutte le variazioni di prezzo
- OFFRONO BENEFICI
- CONSENTONO GOVERNANCE
ll Metaverso poi è una rete perdurante di mondi 3D che si espande in tempo reale, che restituisce un senso d’identità continuo nel tempo, in cui gli oggetti permangono e che tiene memoria delle transazioni effettuate in passato. Un numero di utenti illimitato, ognuno con il proprio senso di presenza fisica, ne può fare esperienza sincronicamente.
Le caratteristiche principali dei Metaversi sono:
- Persistenza, ovvero esistenza infinita, impossibilità di resettare il sistema o di metterlo in pausa.
- Real time, funzionano in tempo reale.
- Accessibilità, non vi sono barriere o discriminanti per l’accesso.
- Compresenza, gli utenti accedono e coesistono in simultanea.
- Economia, ogni metaverso dispone di un proprio si sistema economico a regime.
- Interoperabilità, permettono di trasferire/utilizzare i dati, gli item e gli asset di un utente anche su un altro metaverso.
- USER GENERATED, OFFRONO CONTENUTI, EVENTI E ITEM CREATI DAGLI UTENTI
A questo punto aggiungiamo Il concetto di Autoderminazione: In questo contesto, si riferisce alla capacità di un individuo di prendere decisioni autonome e di forgiare la propria identità in modo indipendente.
Accostiamo l’autodeterminazione all’idea di Pensiero Decentralizzato, che si realizza quando il potere decisionale e l’accesso alle risorse sono distribuiti in modo equo tra i membri di una comunità, piuttosto che essere concentrati in poche mani.
Il risultato è che le persone non sono più utenti, ma proprietari effettivi dei loro contenuti e delle loro creazioni. Si realizza così un cambio di approccio che nell’arte è più importante di qualsiasi opera battuta all’asta a prezzi esorbitanti, ovvero: Ogni entità che intenda fare business nell’arte attraverso il Web 3 passa inevitabilmente dal domandarsi come può guadagnare dalla sua community a come può far guadagnare la sua community.
Il Web 3 non è solo strumento di una trasformazione tecnologica, economica e sociale, ma è uno strumento di trasformazione antropologica che non sembra possa essere mediata in nessun modo dalle generazioni precedenti (compresa la Gen X).
Dobbiamo immaginare queste tecnologie come sostanze chimiche che stanno sviluppando delle reazioni. Nemmeno chi le conosce tecnicamente può avere idea di cosa genereranno a mano a mano che saranno accostate, perché molte delle contaminazioni di cui stiamo parlando sono completamente inedite.
Non possiamo nemmeno trascurare, al netto del crollo di mercato (potevamo aspettarcelo) il ruolo dei PFP nella costruzione di nuove identità digitali. l’identità personale, come l’abbiamo intesa fino a oggi, è meno importante dello status e dell’appartenenza, perché le relazioni sono dematerializzate ed è molto più significativo per l’interlocutore vedere come avatar di un profilo l’immagine dell’NFT che possiedo piuttosto che la foto del mio volto.
- status
- appartenenza
- identità fisico-personale
In questi mondi addirittura Marshall McLuhan fa una brutta fine, e non solo perché quasi tutti gli attori lo ignorino completamente, ma anche perché che il Il medium sia il messaggio, è dato per scontato ed è un dato poco utile a creare, vendere, comprare. La natura del medium nel web3 è infatti di per se stessa instabile. Il medium non è verificabile tanto che il percepito è tutto e il sostanziale è superfluo o meno interessante.
Se da una parte la blockchain come registro immutabile condiviso rende tutto tracciabile, questa sostanza tracciata non è più minimamente indentificabile in una natura incarnata. Questo spiazza molte generazioni, per le più recenti invece è normale.
Il sistema degli NFT prenderà forse il posto dei brand per come li conosciamo, della musica e di molta parte dell’industria culturale. Gli NFT stanno già iniziando a creare, per ogni settore, alternative decentralizzate alle organizzazioni centralizzate, è vero. Ma nell’arte il discorso si fa più complesso e dopo la grande fiammata iniziale la “bellezza del somaro” ora comincia a perdere smalto e la Crypto Arte si trova ad un bivio: rimanere qualcosa di estremamente circoscritto ad alcune generazioni (che si stufano presto dei loro miti) o trasformarsi in una “arte utile” magari vestita di green, ma che rischia di essere fagocitata e poi sputata dal sistema dell’Arte, fatto da vecchie, e anche a volte molto sagge, volpi.