Il documentario di Arte.tv racconta la nuova generazione di pittori neri
Il 12 febbraio 2018, i ritratti ufficiali di Michelle e Barack Obama sono stati esposti alla National Portrait Gallery di Washington. Per realizzare l’opera l’ex coppia presidenziale aveva scelto espressamente due artisti afroamericani, Kehinde Wiley e Amy Sherald, aprendo la strada a una nuova generazione di pittori neri.
Da allora, molti di loro hanno reinventato l’arte del ritratto con diversi gradi di radicalità: alla scoperta dei nuovi pionieri dell’arte figurativa.
Originario di Baltimora, città marchiata a fuoco da povertà, criminalità e violenza della polizia, Jerrell Gibbs ha iniziato a dipingere all’età di 25 anni. Immaginava scene di vita in ambienti domestici, in contrasto con i luoghi comuni sulle persone di colore.
A Parigi, l’artista franco-somala Mariane Ibrahim vuole amplificare l’eco degli artisti neri nella capitale: le sue gallerie sono diventate luoghi chiave per gli artisti della diaspora africana.
Shannon T. Lewis, nata a Toronto da genitori caraibici, esplora la bellezza – costruita “su qualcosa di storicamente brutto” – come forma di resistenza.
A Londra, Michael Armitage, figlio di una donna keniota e di un cittadino britannico, ha deciso di radicare la sua pittura nelle tradizioni dell’Africa orientale, in particolare lavorando sul lubugo, un tessuto fatto di corteccia di fico.