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Firenze. Anish Kapoor in mostra a Palazzo Strozzi con opere storiche e nuove produzioni

Anish Kapoor, Svayambhu, 2007 Photo: Dave Morgan. © Anish Kapoor. All rights reserved SIAE, 2023 Anish Kapoor, Svayambhu, 2007 Photo: Dave Morgan. © Anish Kapoor. All rights reserved SIAE, 2023
Anish Kapoor, Svayambhu, 2007 Photo: Dave Morgan. © Anish Kapoor. All rights reserved SIAE, 2023
Anish Kapoor, Svayambhu, 2007 Photo: Dave Morgan. © Anish Kapoor. All rights reserved SIAE, 2023
Palazzo Strozzi di Firenze ospita una grande mostra ideata e realizzata con Anish Kapoor, uno tra i più importanti scultori contemporanei. Curata dal direttore Arturo Galansino, l’esposizione si compone di monumentali installazioni, ambienti intimi e forme conturbanti. Dal 7 ottobre 2023 al 4 febbraio 2024.

Palazzo Strozzi prosegue nel suo programma espositivo dal taglio fortemente internazionale coinvolgendo Anish Kapoor, un artista che ha rivoluzionato l’idea di scultura nell’arte contemporanea. In particolare, le sue opere sfidano la percezione umana trascendendo la loro materialità. Un effetto ottenuto per mezzo della forma e del colore, calibrati in modo perfetto grazie ad un’approfondita ricerche sulle loro possibilità.

Attraverso opere storiche e recenti produzioni, Anish Kapoor. Untrue Unreal si addentra nell’arte di Kapoor e nel suo carico di versatilità, discordanza, entropia ed effimerità. Un gioco che l’artista instaura con il visitatore e il luogo espositivo stesso, a sua volta modificato e sfidato, trasfigurato nella sua essenza e nel suo manifestarsi.

Spazi vuoti e pieni, superfici assorbenti e riflettenti, forme geometriche e biomorfe. Kapoor con le sue opere indaga lo spazio e il tempo, il dentro e il fuori, invitandoci a esplorare i limiti e le potenzialità del nostro rapporto con il mondo che ci circonda e a riflettere su dualismi come corpo e mente, natura e artificio.

Meccanismi illusionistici ottenuti dalla lavorazione di pigmento, pietra, acciaio, cera e silicone, per citare solo alcuni dei materiali con cui lavora. E poi il colore, che in Kapoor non è semplicemente materia e tonalità, ma diventa un fenomeno immersivo, dotato di un proprio volume spaziale, anche se solo apparente.

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