Secondo il Daily Telegraph il presunto responsabile dei furti di antichità al British Museum sarebbe un ex curatore, Peter John Higgs, che ha lavorato per trent’anni presso il museo inglese
Noto come uno dei cosiddetti «monuments men» del museo, era stato assunto dal museo nel 1993 e ha ricoperto una posizione curatoriale di alto livello: capo del dipartimento del museo per la Grecia e Roma. Secondo Daily Telegraph avrebbe sottratto piccoli gioielli d’oro e gemme preziose, alcuni dei quali di epoca romana, valutati decine di milioni di sterline, pezzi che non erano esposti ma che si trovavano in archivio per motivi di ricerca. I pezzi sarebbero stati venduti su eBay già nel 2016.
Higgs è stato identificato come il presunto ladro quando ha iniziato a vendere oggetti che, a differenza dei precedenti, erano stati catalogati in modo completo dal museo e potevano quindi essere ricondotti al suo inventario digitale. Pur operando su eBay con uno pseudonimo, un portale sul suo account Paypal si collegava al suo feed Twitter, sul quale utilizzava il suo vero nome.
Sempre secondo il Daily Telegraph, un esperto di antichità rimasto anonimo aveva informato il museo dell’attività illecita del curatore già tre anni fa, ma il British ha agito licenziando Higgs solo all’inizio di quest’anno. La famiglia di Higgs ha dichiarato di essere certa dell’innocenza del curatore e ha promesso di riabilitarne il nome.
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