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L’arte contemporanea incontra la Formula 1: è di Ruth Beraha l’opera-trofeo del GP di Monza

FORMULA 1 PIRELLI GRAN PREMIO D’ITALIA 2023 trofei disegnati da Ruth Beraha: Tifone, 2023. Commissionati da Pirelli in collaborazione con Pirelli HangarBicocca. Courtesy l’artista. Foto: Simone Fico. FORMULA 1 PIRELLI GRAN PREMIO D’ITALIA 2023 trofei disegnati da Ruth Beraha: Tifone, 2023. Commissionati da Pirelli in collaborazione con Pirelli HangarBicocca. Courtesy l’artista. Foto: Simone Fico.
FORMULA 1 PIRELLI GRAN PREMIO D’ITALIA 2023 trofei disegnati da Ruth Beraha: Tifone, 2023. Commissionati da Pirelli in collaborazione con Pirelli HangarBicocca. Courtesy l’artista. Foto: Simone Fico.
I trofei disegnati da Ruth Beraha – Tifone, 2023 – Formula 1 Pirelli GP d’Italia 2023, commissionati da Pirelli in collaborazione con Pirelli HangarBicocca. Courtesy l’artista. Foto: Simone Fico.
I trofei per Formula 1 Pirelli Gran Premio d’Italia 2023, in programma nel weekend 1-3 settembre, sono stati disegnati dall’artista Ruth Beraha. Tifone è il titolo dell’opera, prodotta in quattro esemplari: tre per i piloti a podio e uno per il rappresentante del team vincitore.

L’artista italiana Ruth Beraha (nata a Milano nel 1986, vive e lavora a Bologna) ha trasformato alcune parti meccaniche delle monoposto da competizione – come ad esempio gli scarichi – in forme organiche di reminiscenza mitologica e dalla parvenza di serpenti.

“Mi interessa scardinare la dualità dell’immaginario vincitori e vinti, l’idea che qualcuno trionfi su qualcuno che perde. Sono partita dalla figura del pilota sul podio e ho immaginato il trofeo come una creatura domata e mansueta nel momento in cui il vincitore la tiene in mano, ma che rimane potenzialmente sempre minacciosa e capace di rimettere tutto in gioco.

Dunque una produzione in linea con la poetica di dell’artista, che esplora da anni i temi della relazione e dei rapporti tra esseri umani nella società, sempre permeati dalla tensione tra forza e fragilità, potere e subalternità.

In particolare, l’opera fa riferimento a Tifone, figlio di Gea e padre di alcuni dei più famosi mostri mitologici, a sua volta un mostro dalla forza straordinaria con cento serpenti sulla testa, personificazione delle manifestazioni più violente della natura. Nell’interpretazione dell’artista è rappresentato con un fascio di tubi metallici, che ricordano sia il motore di un’auto che un insieme di serpenti argentati con le fauci spalancate.

Tifone diventa così la metafora dell’enorme sforzo necessario per raggiungere la vittoria e della complessa relazione che lega il pilota alla tecnologia della sua monoposto, tanto potente quanto difficile da controllare. Egli è immaginato come la moderna trasposizione dell’eroe greco che, nell’attimo della vittoria ne coglie la natura effimera e ingannevole.

È il terzo anno che Pirelli, in occasione del Gran Premio in cui è title sponsor, commissiona a un’artista italiana, insieme a Pirelli HangarBicocca, la realizzazione di un trofeo da innalzare sul podio, contribuendo a creare un legame tangibile tra l’espressività contemporanea e la costante tensione all’innovazione della Formula 1. Nel 2021 era stata Alice Ronchi e nel 2022 a Patrick Tuttofuoco.

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