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Mostra del Cinema di Venezia. Tulpamancer e la rivoluzione copernicana dell’AI

Marc De Costa e Matthew Niederhauser a Venezia Marc De Costa e Matthew Niederhauser a Venezia
Marc De Costa e Matthew Niederhauser a Venezia
Marc De Costa e Matthew Niederhauser a Venezia

Nella sezione “virtuale” della Mostra del Cinema di Venezia un film in 15 minuti creato grazie ad AI e machine learning

Mentre al Palazzo del Cinema del Lido di Venezia si consumava il melodramma dello sciopero di Hollywood, privando il red carpet delle star americane, dall’altra parte della riva di Corinto, sull’Isola Immersive, la stampa nazionale ed internazionale si assiepava attorno all’esperimento più minaccioso dell’anno. Tulpamancer di Marc De Costa e Matthew Niederhauser è l’installazione in due parti capace di generare un film in 15 minuti sulla base delle memorie condivise dall’utente con l’AI. Ogni esperienza è unica e irripetibile e viene rimossa dal database al termine della proiezione. Il prototipo programmato dai due creatori (entrambi giornalisti e new media artist) rappresenta lo stato primordiale della rivoluzione. Che coinvolgerà la produzione di contenuti nei prossimi anni.

Attualmente il film creato dall’AI sulla base delle informazioni acquisite ha una grafica molto limitata, ma i due creativi assicurano che nel giro di pochissimo tempo e con l’accumulo progressivo di informazioni il risultato sarà sempre più sofisticato. Per il mondo dell’industria cinematografica questo modello rappresenta il maggiore pericolo possibile. Tuttavia Marc e Matthew, e insieme a loro la comunità che gravita attorno all’immersiveness, ne vedono tutte le potenzialità. Distanti da narrazioni distopiche, i due ritengono che tecnologie come questa a breve saranno integrate alla vita di ogni giorno al pari degli smartphone. In questa lunga conversazione condividono dubbi, idee e progetti, in attesa che iniziative come Tulpamancer abbiano un proprio mercato.

 

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