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Giacomo Balla e Piero Dorazio, le affinità elettive

Giacomo Balla, Compenetrazione iridescente n. 13, 1912. GAM, Torino Piero Dorazio, Senza titolo (Order), 1959. Collezione Giancarlo e Danna Olgiati
Giacomo Balla, Compenetrazione iridescente n. 13, 1912. GAM, Torino
Piero Dorazio, Senza titolo (Order), 1959. Collezione Giancarlo e Danna Olgiati

Giacomo Balla e Piero Dorazio sono i protagonisti di una storia di una straordinaria affinità elettiva che la Collezione Giancarlo e Danna Olgiati intende raccontare con una mostra in arrivo dal 24 settembre a Lugano

Come suggerito dal titolo, BALLA ’12 DORAZIO ’60. DOVE LA LUCE (tratto dall’omonima raccolta di poesie di Giuseppe Ungaretti), il tema del confronto è la luce, quintessenza della vita, ma anche sfida perenne dei due artisti, che con essa da sempre hanno dovuto misurare le proprie capacità espressive.

È un racconto visivo, nato da un’idea di Danna Battaglia Olgiati e affidato a 47 capolavori creati attorno a due date: il 1912, anno in cui nascono le Compenetrazioni iridescenti di Balla ed il 1960 per le ben note Trame di Dorazio.

«Quasi cinquant’anni passano tra le une e le altre, eppure ciò che seduce e ancora ci interroga di quel fenomeno luminoso, di cui queste opere sono interpreti e tributi, è il mistero che al di là di ogni verità scientifica sentiamo in tralice calamitare il nostro sguardo dentro le superfici» spiega Gabriella Belli, curatrice della mostra.

L’allestimento della mostra, progettato dall’architetto Mario Botta, sottolinea le differenze e le affinità dei due linguaggi artistici attraverso un’idea nuova dello spazio espositivo, ridisegnato proprio per accogliere e valorizzare al massimo queste opere.

Per l’occasione verrà pubblicato un catalogo ampiamente illustrato, edito da Mousse-Milano, con testi di Gabriella Belli, Francesco Tedeschi, autore del Catalogo ragionato di Piero Dorazio, e Riccardo Passoni, direttore della GAM di Torino, dove sono conservati i fogli più importanti di Balla. Completano il volume ricchi apparati critici a cura di Giulia Arganini (per Giacomo Balla) e Valentina Sonzogni (per Piero Dorazio). Un’ intervista a Mario Botta espliciterà i criteri espositivi della mostra.

collezioneolgiati.ch

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