La seconda edizione di Avant-garde(s) including Thinking Italian a Parigi vede Mirò, Fontana e Gnoli tra gli artisti più attesi. Tutto pronto da Christie’s per la grande asta in programma il 20 ottobre 2023.
L’anno scorso il primo episodio di Avant-garde(s) including Thinking Italian sotto la Tour Eiffel era valso a Christie’s un incasso di 66.7 milioni di euro. Ora la maison si appresta ad esitare il secondo episodio e spera di migliorarsi. Le premesse del resto ci sono, soprattutto a guardare i lotti annunciati.
A partire da Peinture (Femmes, lune, étoiles), un’opera di qualità museale realizzata da Joan Miró nel 1949. Non a caso vanta un curriculum espositivo di prima fascia, avendo preso parte a mostre organizzate dal Centre Pompidou, dalla Fondation Maeght, dalla Fundació Miró, dalle Galeries Nationales du Grand Palais e dalla Fondation Pierre Gianadda. In sostanza, si tratta di uno dei dipinti più significativi di Mirò mai offerti sul mercato. A certificarlo la stima che, non divulgata, è disponibile solo su richiesta. Al pari della stima per Concetto Spaziale (1961) di Lucio Fontana, all’asta con una serie di opere iconiche della sua produzione. Come, per esempio, Concetto spaziale, Attese, dipinto nel 1966 e stimato 2,5-3,5 milioni di euro. Caratterizzato da un rosso vivido e monocromatico, il dipinto è percorso dai classici tagli dell’artista ed è dunque pervaso della sua poetica spazialista.
Ma il focus sugli artisti italiani, come del resto suggerisce il nome dell’asta, non si esaurisce certo qui. In vendita anche Giro di collo 15 V di Domenico Gnoli. Realizzato nel 1966, il dipinto proviene dalla prestigiosa collezione d’arte privata del mercante d’arte svizzero-polacco Jan Krugier ed oggi è valutato 1.5-2.5 milioni di euro. Ricco di dettagli e immerso nell’atmosfera metafisica che Gnoli riusciva ad evocare per mezzo di piccoli soggetti quotidiani ingigantiti a dismisura. Inoltre, il quadro ha fatto parte di due esposizioni molto importanti: Documenta 1968 a Kassel e Metamorphosis al Guggenheim di New York nel 1994. É stato invece esposto al Centre Pompidou di Parigi, nel 1981, Grande verde di Mario Schifano, opera monocromatica stimata 700 mila-1 milione di euro. Altre opere importanti sono Oltreblu di Piero Dorazio (stima 250-300 mila euro); Oggi ventiseiesimo quinto mese anno uno nove otto nove di Alighiero Boetti (stima 400-600 mila euro); e Omaggio a Debussy di Tancredi (stima 180-250 mila euro).
Tra gli altri highlight c’è indubbiamente Le Palais de rideaux di René Magritte, realizzato nel 1965 e stimato 500-800 mila euro. La tempera mostra due cornici appoggiate a un muro rosa e al suo interno compaiono un cielo e la scritta Sky – cielo, per l’appunto. Un classico del pittore belga, che gioca con percezione e riflessione per sviluppare nell’osservatore una più profonda comprensione del mondo. Altro pezzo forte della vendita è Tu t’évapores dans un buisson, della surrealista ceca Marie Cerminová, detta Toyen. L’opera, eseguita nel 1956, raffigura una figura fantastica a metà strada tra un animale e una figura umana (stima 700 mila – 1 milione di euro).
Magnifico anche Monochrome bleu sans titre (IKB102) di Yves Klein. Dipinta nel 1956, l’opera si compone di una distesa blu pastosa e profonda, che per l’artista avrebbe dovuto condurre l’osservatore in una dimensione immateriale e di intenso contatto con lo spirito. La stima è di 1.5-2 milioni di euro. Di Jean Fautrier il dipinto del 1957 intitolato Nu, dove si manifesta lo spirito di vibrante materialità del pittore (stima 700 mila – 1.2 milioni di euro). Peinture 92 x 130 cm, 4 mai 2004 di Pierre Soulages è invece stimato 700 mila – 1 milione di euro.
Presente infine un nucleo di opere di design. Tra queste le più importanti sono Au naviur, un tavolo di Diego Giacometti stimato 300-500 mila euro e tre iconiche sculture di François-Xavier Lalanne in cemento epossidico e bronzo: Bélier, Brebis e Agneau, stimate ciascuna 250-350 mila euro.