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Colori intensi e intensa devozione nei capolavori d’arte indiana in asta da Sotheby’s Londra

Manjit Bawa, Untitled (Shiva) Manjit Bawa, Untitled (Shiva)
Bhupen Khakhar, People at Mosque
Dipinti, stampe e sculture moderne provenienti da India, Pakistan, Bangladesh e Sri Lanka compongono la Modern & Contemporary South Asian Art che Sotheby’s presenta il 24 ottobre 2023 a Londra (esposizione dal 20 al 23 ottobre nella sede di New Bond Street).

In particolare, la vendita sarà guidata da due rari capolavori di Bhupen Khakhar e Manjit Bawa, nessuno dei quali è mai stato offerto all’asta in precedenza.

Uno è People at Mosque (circa 1967), una delle prime opere dipinte di Bhupen Khakhar, che segna l’inizio dello stile neominiaturista e peculiare del pittore. Presentato alla prima mostra personale di Khakhar a Nuova Delhi quello stesso anno, il dipinto fu acquisito subito dopo e solo ora, dopo quasi mezzo secolo, torna a ripresentarsi sul mercato.

Una scena vibrante, caratterizzata dalla ricchezza di colori e dalla contemporanea piattezza della prospettiva. In primo piano scorgiamo, anche se piccole, ventitré figure in piedi, poste ai limiti di una vasca per le abluzioni alimentata dal fiume che scorre al lato del cortile su cui affacciano le cupole e gli archi della moschea. Il blu splendente della piscina contrasta magnificamente con gli elementi bianchi, zafferano e verdi del dipinto, che insieme evocano il tricolore della bandiera indiana. La stima è di 450-650 mila sterline.

Manjit Bawa, Untitled (Shiva)
Manjit Bawa, Untitled (Shiva)

Il secondo è Untitled (Shiva) di Manjit Bawa, celebre per le sue tavolozze vivaci. Non fa eccezione questo dipinto del 1995, realizzato quindi dieci anni prima della morte dell’artista, che reinventa la divinità indù Shiva in un contesto contemporaneo. In particolare Bawa, che esplora spesso i temi legati convivenza pacifica tra esseri umani e animali, modifica in modo sottile ma sostanziale l’iconografia della divinità. Shiva, solitamente raffigurata con un grande serpente avvolto attorno al collo, viene qui rappresentata con un piccolo e sottile serpente vicino al braccio, aggiungendo così un elemento di compagnia alla scena piuttosto che un riferimento energico ma minaccioso. Anche Nandi, il toro vahana di Shiva, siede accanto a lei con lo sguardo distante, le orecchie rilassate e la coda piegata a suggerire uno stato di tranquillità.

Shiva, Nandi, il serpente e l’albero sono quattro elementi usati da Bawa per comunicare le idee di devozione, saggezza e conoscenza. La stima dell’opera è di 700-900 mila sterline.

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