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Da Fano a Milano: Blue Diamond di Rachele Maistrello al PAC

Rachele Maistrello, "Untitled (cards)", 2022. C-print su carta Fuji Crystal Archive. Dettaglio. Courtesy l’artista
Rachele Maistrello, “Untitled (cards)”, 2022. C-print su carta Fuji Crystal Archive. Dettaglio. Courtesy l’artista

Dal 7 ottobre al 5 novembre la Project Room del PAC Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano ospita il ciclo di lavori dell’artista Rachele Maistrello dal titolo Blue Diamond, a cura di Claudia D’Alonzo: una ricerca sulla corporeità oltre i limiti dell’umano che ibrida fantascienza e archivio speculativo.

Il PAC ospita il ciclo di lavori Blue Diamond dell’artista Rachele Maistrello, a cura di Claudia D’Alonzo. La narrazione ruota attorno alla vita dell’acrobata cinese Gao Yue da qualche anno protagonista della ricerca dell’artista attraverso una saga di fantascienza in più capitoli. Maistrello inizia a seguirne le tracce nel progetto Green Diamond (2018-2021), nome dell’azienda produttrice di microchip capaci di suscitare artificialmente sensazioni naturali, come l’aria fresca sul volto o il sole sulla pelle. Gao viene assunta per testare i sensori e attivarli attraverso il proprio corpo.Il racconto della sperimentazione dell’acrobata sulla corporeità oltre i limiti dell’umano prosegue in anni successivi con il ciclo Blue Diamond (2020-2023), presentato per la prima volta in versione integrale. Questo secondo capitolo segue le vicende di Gao all’inizio degli anni Duemila in veste di ricercatrice-apneista per la Blue Diamond, una succursale della Green Diamond in ambito marino, dalla quale viene assunta per le capacità corporee e percettive sviluppate nel corso delle ricerche precedenti che le consentono di comunicare con i delfini e di percepirne i suoni. Rachele Maistrello raccoglie un atlante di testi, video, immagini, suoni, fonti scientifiche e materiali prodotti ex-novo in una rielaborazione poetica che supera i dualismi tra animale e umano, tra naturale eculturale. La mostra invita il visitatore ad esplorare la sua ricerca attraverso opere declinate in linguaggi e formati differenti: il Ketos Archive (2021-2022), un archivio vernacolare di testimonianze filologiche quanto infedeli; un serie di stampe fotografiche caratterizzate

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