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Peola Simondi, cambio di rotta al timone della galleria torinese

Francesca Simondi, ph. Isabella Castellano The Phair

Dopo 35 anni di intensa attività sul territorio, e dopo un periodo di gestione congiunta, la galleria Peola Simondi passa nelle mani di Francesca Simondi mentre il suo storico fondatore, Alberto Peola, esce dall’attività. La scelta, per ora, è quella della continuità, ma con una nuova energia. In questa intervista la gallerista racconta ai lettori di Artslife progetti per il presente e per il futuro.

Per prima cosa complimenti! Come ci si sente ad ereditare una galleria storica come quella che è stata per tanti anni di Alberto Peola?
È una grande emozione, si apre per me un percorso nuovo che comporta un aumento delle responsabilità ma anche una maggiore possibilità di apertura verso sfide stimolanti e creative. Questo è sicuramente l’aspetto che maggiormente mi entusiasma. La prima mostra che ho inaugurato da sola è SIMBIOSI. Le interconnesse trame dei funghi, ideata in collaborazione con Laura Pugno. Si tratta della prima edizione di Post Scriptum, un format nuovo che ho iniziato ad immaginare l’anno scorso e che, ogni settembre, accompagnerà l’apertura della stagione espositiva con una mostra collettiva, ideata in stretta collaborazione con un artista della galleria che a sua volta inviterà – insieme a me – altri artisti a partecipare. Le mostre affronteranno temi diversi e attuali, fortemente interconnessi tra loro. Come una matrioska, i Post Scriptum si sveleranno uno dopo l’altro.

Hai in mente delle novità da introdurre nella gestione e nella scelta degli artisti?
Negli ultimi due anni ho conosciuto molti artisti emergenti, ma anche artisti affermati che hanno ottenuto riconoscimenti internazionali. Sto facendo studio-visit e utilizzerò sempre di più le mostre collettive come strumento di ricerca anche per valutare nuove sinergie. Il rapporto con gli artisti è fatto di equilibri che si consolidano nel tempo, ed è importante creare con loro un rapporto di fiducia e stima reciproca. Attualmente sto avviando una collaborazione con Flaminia Veronesi (Milano, 1986) e Lauren Wy (Los Angeles, 1987), oltre ad aver iniziato un dialogo con Mohau Modisakeng (Soweto, 1986). Ho conosciuto Flaminia Veronesi circa un anno fa grazie ad Andrea Lerda, storico dell’arte e curatore presso il Museo Nazionale della Montagna di Torino. Più recente e inaspettato l’incontro con Lauren Wy, è stato un innamoramento fulmineo. Presenterò per la prima volta il suo lavoro al pubblico a novembre, in occasione della 30ma edizione di Artissima.

SIMBIOSI, le interconnesse trame dei funghi, vista della mostra

Che rapporto ci sarà tra continuità e innovazione?
La sfida più grande sarà proprio questa. La continuità sarà data dagli artisti, dalla partecipazione alle principali fiere italiane (Artissima, Miart) e la programmazione di mostre personali in galleria. Molti artisti rimarranno anche se è possibile che alcune relazioni si allentino, così come altre si consolideranno ulteriormente. Ci sarà sicuramente spazio per nuove energie. Ciò che sento come più urgente è sviluppare una maggiore presenza della galleria a livello internazionale. Non solamente attraverso la partecipazione a fiere all’estero, ma anche e soprattutto rafforzando le relazioni con colleghi e istituzioni museali internazionali. Prevedo inoltre lo sviluppo parallelo di programmi culturali, mostre collettive e nuovi format che possano diventare veri e propri strumenti volti a facilitare tali connessioni, come la mostra appena inaugurata.

Quali sono i prossimi appuntamenti/progetti della galleria?
Dopo Artissima, la prima mostra personale ad essere inaugurata sarà quella di Gregorio Botta che, tra l’altro, insieme a Botto&Bruno, è tra gli artisti che parteciperanno alla manifestazione Arte alle Corti, la mostra diffusa di arte dinamica che si sviluppa all’aperto, attraverso 13 corti e 3 giardini di Torino. L’iniziativa inaugura il 5 ottobre a Palazzo Birago. Nel 2024, Perino & Vele celebreranno un importante traguardo: trent’anni di collaborazione. Questo sodalizio sarà accompagnato da una mostra personale in galleria e dalla pubblicazione di un libro monografico curato da Gaetano Centrone prevista a fine 2024. Gli artisti saranno inoltre protagonisti di un incontro, nel mese di gennaio, all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino. Insieme ad Andrea Lerda, stiamo già lavorando per il debutto personale di Flaminia Veronesi che avverrà all’inizio di marzo. Successivamente, in occasione del Festival della Fotografia, inaugureró la personale di Botto&Bruno in galleria.

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