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Poeti e amanti. La National Gallery di Londra prepara una grande mostra su Vincent Van Gogh

Vincent van Gogh, Starry Night, 1888; © Musée d’Orsay, Dist. RMN-Grand Palais / Patrice Schmidt Vincent van Gogh, Starry Night, 1888; © Musée d’Orsay, Dist. RMN-Grand Palais / Patrice Schmidt
Vincent van Gogh, Starry Night, 1888; © Musée d’Orsay, Dist. RMN-Grand Palais / Patrice Schmidt
Vincent van Gogh, Starry Night, 1888; © Musée d’Orsay, Dist. RMN-Grand Palais / Patrice Schmidt
La National Gallery di Londra festeggia il suo 200° anniversario con una grande mostra su Vincent Van Gogh. Van Gogh: Poeti e Amanti – in programma dal 14 settembre 2024 al 19 gennaio 2025  – segna inoltre il centenario dell’acquisizione da parte del museo dei Girasoli e della Sedia, due dei dipinti più celebri del pittore olandese.

La prima mostra che la National Gallery di Londra dedica a Van Gogh si compone di 50 opere tra tele e opere su carta realizzati dall’artista. In particolare, l’esposizione si concentrerà sul periodo che il pittore trascorse ad Arles e Saint-Rémy, nel sud della Francia (1888-1890), dove affinò il suo stile espressionista capace di trasformare i luoghi che incontrava in spazi idealizzati e ricchi di sentimento.

Per esempio, ad Arles Van Gogh rappresentò il parco di fronte a casa sua inserendoci Petrarca e Boccaccio che vi passeggiavano, distribuendo una componente poetica che altrimenti non vi sarebbe stata. La coppia – non di poeti, ma intesa come accostamento di due persone – sarà un leitmotiv che userà spesso anche in seguito, come l’uomo e la donna che compaiono nella Notte Stellata sul Rodano. Poeti i primi, amanti i secondi: ed ecco il titolo della mostra.

Su questa linea, nel 1988, Van Gogh aveva inoltre progettato di realizzare un nuovo corpus di dipinti, che sperava di esporre l’anno successivo a Parigi, dove in occasione dell’Esposizione Universale tutti gli artisti d’avanguardia avrebbero proposto le loro opere. Una poetica piena di vita e speranze, piuttosto diversa da quella del pittore tormentato che si è più abituati a conoscere.

Perfino nel maggio e nel giugno del 1889, dopo essere stato ricoverato all’ospedale Saint-Paul-de-Mausole di Saint-Rémy, Van Gogh immaginò il giardino incolto del manicomio come un luogo dedicato agli innamorati. E continuò a rappresentarlo su toni accesi e vivaci fino al giungere dell’autunno, quando improvvisamente i toni si fanno scuri e il giardino diventa il luogo sue sofferenze e di quelle degli altri pazienti.

L’esposizione ripercorre tale passaggio facendo ricorso anche agli scritti di Van Gogh, dove esplicitava il suo pensiero sulla pittura in serie, o le lettere al fratello Theo in cui si dice molto preoccupato per la sua condizione economica e fisica, ma anche gli appunti per trovare per mezzo di colori opposti e contrastati un’isperata armonia e coesione nei dipinti.

In attesa di scoprire quali opere arriveranno in prestito dai musei di tutto il mondo, la National Gallery ha già confermato la partecipazione di alcuni dipinti della sua collezione. Tra questi i Girasoli e la Sedia (da cento anni conservati dal Museo), ma anche Campo di grano con cipressi (1889), acquisito nel 1923, ed Erba lunga con farfalle (1890 ), entrato in collezione nel 1926.

Vincent van Gogh, The Bedroom, 1889, Art Institute of Chicago
Vincent van Gogh, The Bedroom, 1889, Art Institute of Chicago
Vincent van Gogh, Van Gogh's Chair, 1888; The National Gallery, London
Vincent van Gogh, Van Gogh’s Chair, 1888; The National Gallery, London

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