Oltre 650 lotti compongono l’incanto di Arredi e Dipinti antichi de Il Ponte, in programma a Milano il 18, 19 e 20 ottobre 2023. Esposizione il 13, 14, 15 ottobre 2023 (ore 10/13 – 14/18) in via Pontaccio 12.
Ceramiche, Mobili, Sculture, Oggetti d’arte, Pendole, Argenti, Tappeti e Tessuti
Come spesso accade un’asta non è solo un’occasione per acquistare, ma soprattutto per scoprire. Dietro un’oggetto si nasconde quasi sempre una storia, e una storia a volte può racchiudere un mondo. Così tre maioliche della seconda metà del XVIII secolo della manifattura milanese di Felice Clerici possono raccontarci dell’eccellenza lombarda nel settore, condensata da Il Ponte nel Magot porta orologio in maiolica blu lumeggiata in oro (€ 22.000 – 24.000) e in due rarissimi vasi a “fiamma” (€ 22.000 – 24.000) mai comparsi sul mercato delle aste e di cui l’unico esemplare conosciuto è attualmente conservato nella collezione del Castello Sforzesco di Milano.
Un trumeau veneto del XVIII secolo, dipinto e laccato a chinoiseries (€ 55.000 – 60.000) ci racconta il coevo fascino per l’Oriente, la cui preziosità dei materiali e la ricchezza degli ornamenti si riscontra anche nel Settecento europeo, rintracciabile in asta nella pendola musicale attribuita allo svizzero Pierre Jaquet-Droz (€ 18.000 – 20.000) e nell’orologio a lira del parigino Capel Le jeune (€ 10.000 – 12.000).
Il fascino dell’araldica e la maestria di argentieri francesi, danesi e inglesi si esprime in alcuni tra i più interessanti lotti della sezione dedicata agli argenti, in cui risaltano una coppia di piatti in vermeille ad opera di Jean Baptiste Claude Odiot con inciso lo stemma reale di Giorgio III (€ 3.500 – 4.000), un prezioso vaso con coperchio dell’argentiere danese Anton Michelsen realizzato nel 1850 quale dono da parte del Re Federico VII all’ambasciatore inglese Henry Watkin Williams-Wynn (€ 8.500 – 9.000) e un grande boccale inglese del XIX secolo decorato da monete antiche e ramage fioriti (€ 8.500 – 9.000).
Dipinti antichi
La selezione prende avvio dalla pittura italiana del Quattrocento e la tavola “Scena allegorica” del pittore bolognese Amico Aspertini (€ 45.000 – 50.000). Un dipinto ombroso, quasi monocromo nei toni, privo dei contrasti di luce che avrebbero caratterizzato i caravaggeschi Nicolas Regnier (Suonatore di Liuto, € 22.000 – 24.000) e Gherardo delle Notti (Ritratto di uno Statholder, € 22.000 – 24.000).
Più intima e quotidiana, meno carica e drammatica, l’opera di Eberhard Keilhau, meglio conosciuto come Monsù Bernardo, Scena domestica (€ 11.000 – 12.000). Quasi doppia la stima per l’Adorazione dei pastori (€ 18.000 – 20.000) di Ambrosius Francken II, che guida un nutrito gruppo di opere nord europee. Si scende a Napoli, infine, per incontrare uno dei lotti meglio valutati: una coppia di composizioni allegoriche con motivi floreali di Nicola Malinconico (€ 28.000 – 30.000).