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Arte contemporanea. Christie’s a Milano punta su Salvo, Boetti e Kounellis

SALVO, Senza titolo, olio su tela 60 x 80 cm, Eseguito nel 1996 (stima €55,000-75,000) (1)
SALVO, Senza titolo, olio su tela 60 x 80 cm, Eseguito nel 1996 (stima €55,000-75,000) (1)
La 20th/21st Century: Milan Online Sale di Christie’s è alle porte. Online dal 23 novembre al 5 dicembre 2023, l’asta punta forte sulle eccellenze italiane.
Christie’s si prepara a mettere in scena il suo appuntamento autunnale a Milano, dunque uno dei più importanti dell’anno per quanto riguarda il mercato delle aste in Italia. Lo fa con un catalogo di circa 100 lotti, pensato in continuità con quello presentato a Parigi in ottobre: grandi artisti italiani, affiancati da qualche capolavoro internazionale. Sceglie inoltre di allargare la fascia di prezzo delle opere proposte, in modo da includere una fascia più ampia di possibili collezionisti.

Detto questo, è inevitabile che i nomi più attesi rimangano quelli che al giorno d’oggi rappresentano i nomi di punta del nostro mercato: Salvo, Boetti, Kounellis. Del primo, il cui record in asta viene aggiornato ormai ogni sei mesi, sono i vendita due paesaggi. Il primo, La valle (35-50 mila euro), è un esempio classico delle sue distese luminose. Senza titolo (55-75 mila euro) è invece un più particolare scorcio urbano, di un paese di montagna coperto dalla neve e dal silenzio mattutino.

Nutritissima la presenza in asta di Alighiero Boetti, ad oggi uno degli artisti italiano più ricercati sul mercato. Vedere i laterali è una tela larga più di due metri, con le 26 lettere dell’alfabeto che scorrono verticalmente sul lato sinistro e degli apostrofi bianchi e luminosi che sulla superficie pesca tenue scandiscono il titolo dell’opera posizionandosi in corrispondenza delle lettere (stima 250-350 mila euro). Un piccolo arazzo – Bisogna essere leggeri come gli uccelli e non come le piume – è valutato invece 120-180 mila euro. Un altro, quasi monocromo nel suo rosso, Languidi sguardi assassini, stima 100-150 mila euro. Senza titolo (Invito Stein) (15-20 mila euro), 1966-67, Calendario (1974) (15-20 mila euro) e Faccine colorate (1979) (26-36 mila euro) provengono invece dalla stessa collezione italiana, quella di Roberto Bisacco, attore e amico di lunga data di Boetti.

In asta anche le opere di un’altra collezione italiana, quella dello storico e critico d’arte Alberto Boatto. Una figura rilevante dell’arte del Novecento, in Italia vicino agli artisti dell’Arte Povera (tra cui Giosetta Fioroni, Jannis Kounellis, Pino Pascali, Michelangelo Pistoletto, Gilberto Zorio e Mario Schifano) e negli Stati Uniti punto di contatto con la pop art di Andy Warhol, Robert Rauschenberg, Jasper Johns, Roy Lichtenstein e Claes Oldenburg. Un’attività profonda, nel corso della quale ha collezionato alcune opere, oggi prese in affidamento da Christie’s. Tra queste Crying Girl, 1963 (20-30 mila euro) di Roy Lichtenstein; Untitled, 1966 (30-40 mila euro) e Interno con petote, 1995 (3-5 mila euro) di Giosetta Fioroni; e A che punto siamo con i fiori? (Dal ciclo ‘I fiori neri’), 1987 (800-1,2 mila euro) e Ciao Roberta, 2007 (1-1,5 mila euro) di Concetto Pozzati.

A proposito di Arte Povera, il top lot della vendita è proprio un’opera che potrebbe essere il suo manifesto: un Senza titolo firmato Jannis Kounellis e realizzato in ferro, piombo, sacchi di juta e rame (bombola a gas) che assume la sacralità di un dittico rinascimentale (stima 200-300 mila euro). Rilevante, sullo stesso filone, anche il disegno (nuovamente Senza titolo) di Mario Merz, dove le sue riflessioni matematiche si fanno estetica per un valore stimato di 50-70 mila euro.

Interessante, inoltre, il nucleo di sculture che emerge dal catalogo. Tra queste, le due di Marino Marini: Piccila pomona (stima 15-20 mila euro) e Piccolo nudo (stima 6-8 mila euro). Le due – una del 1929, l’altra del 1944 – evidenziano le analogie e le differenze che segnano diversi periodi dell’attività dello sculture. Costante l’incompletezza delle figure, divergente il loro grado di levigatezza. Si posiziona nel mezzo (1935), non a caso, il Nudo femminile stante (stima 8-12 mila). Più simbolica ed evocativa l’arte di Giacomo Manzù, che restituisce in maniera sintetica sia un Busto giapponese (stima 5-7 mila euro), sia il Cardinalino in piedi (stima 3-4 mila euro). Esplicito ed erotico, infine, Gli amanti, dove il bronzo fonde insieme materia e carne, instinto e passione. Gli stessi sentimenti, qusti ultimi, che guideranno anche le offerte dei collezionisti.

IL CATALOGO COMPLETO
ALIGHIERO BOETTI, Vedere i laterali, penna biro rossa su carta applicata su tela, in tre elementi, 100 x 211.5 cm. (totale) Eseguito nel 1981 (stima €250,000-350,000)
JANNIS KOUNELLIS, Senza titolo, ferro, piombo, sacchi di juta, rame (bombola a gas) 213.4 x 375.9 x 12.7 cm. (totale) Realizzata nel 1985-95 (stima €200,000-300,000)
ROY LICHTENSTEIN, Crying Girl, litografia offset a colori su carta 43.8 x 58.9 cm. (immagine) 45.7 x 60.9 cm. (foglio) Realizzata nel 1963; tiratura non dichiarata (stima €20,000-30,000).jpg-min
GIOSETTA FIORONI, Senza titolo, olio e smalto su tela 100 x 80 cm. Eseguito nel 1966 (stima €€30,000-40,000)
MARINO MARINI, Piccola pomona, bronzo 44.6 x 13 x 13 cm. Realizzata nel 1944; ed. di 4 esemplari (stima €15,000-20,000).jpg

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