L’asta “Master Sculpture” in calendario per questa sera, 15 novembre, nella capitale francese è la prima grande vendita parigina di Sotheby’s interamente dedicata alla scultura e alle opere d’arte europee
Segna l’inizio della Master Week a Parigi, che si concluderà poi a Londra con la vendita di un capolavoro di Rembrandt, L’Adorazione dei Magi, durante l’asta dei Old Master del 6 dicembre.
Il catalogo, che comprende 36 opere con eccezionali esempi di statuaria che spazia dal Medioevo al XIX secolo provenienti da importanti collezioni europee, si distingue per l’ampia varietà di opere d’arte e tecniche, a partire dagli smalti champlevé di Mosan e Limousin, fino agli avori gotici, un importante vaso in cristallo di rocca attribuito a Dionyso Miseroni, una bussola dai molteplici usi firmata da Leclair Paris, marmi e bronzi rinascimentali e barocchi.
Una coppia di bronzi intitolata “Latona and her Children & Acteon with his hounds” è offerta a una stima 400.000 – 600.000 € ed è il top lot della vendita. «Questa rara coppia di bronzi barocchi, realizzata nelle botteghe parigine intorno al 1700, si distingue non solo per la qualità della fusione e delle finiture, ma anche per la prestigiosa provenienza, che può essere fatta risalire con continuità al XVIII secolo- raccontano dalla maison- La coppia fu documentata per la prima volta nel 1786 nella collezione di Simon de Gilly, direttore della Compagnia delle Indie orientali, e successivamente adornò le collezioni di famiglie nobili e reali in Francia, Russia e Inghilterra (il principe Honoré III di Monaco, Honoré-Camille-Léonor Grimaldi; il conte Pavel Sergeyevich Stroganoff; John Spencer e i suoi discendenti)».
In asta diverse opere francesi del XVIII secolo, tra le quali spiccano terrecotte di ottima qualità come il busto realizzato da Jean-Baptiste Lemoyne (250.000 – 350.000 €), il rilievo in terracotta di Joseph Chinarde raffigurante “The Genius of Peace taming the horses of Mars” che si è conquistato la copertina del catalogo (70.000 – 100.000 €) e terrecotte della fine del XVIII secolo di Clodion e Augustin Pajou, recenti riscoperte a lungo considerate perdute.
Il gruppo firmato Augustin Pajou dal titolo “L’Attention et la Douleur” del 1789 è stimato 80.000 – 120.000 €. Fu creato nell’anno della Rivoluzione francese. Pajou si ispira all’antico modello dello “Spinario” nella collezione dei Musei Capitolini di Roma, ma ne ripropone una una versione più elaborata. «Esposta al Salon del 1789 (n. 210) con il titolo Un Voyageur auquel un homme tire une épine du pied, la nostra terracotta trasuda freschezza e spontaneità – spiegano da Sotheby’s – Come indicato dal titolo, inciso nell’argilla, è un momento di espressione per l’artista che mira a rappresentare emozioni, ‘Attenzione’ e ‘Dolore’. Non solo si distingue per l’unicità del soggetto e la raffinatezza dell’esecuzione, ma vanta anche una provenienza prestigiosa. L’opera apparteneva alla famiglia del famoso filosofo Diderot, la cui figlia, Marie-Angélique Diderot (1753-1824), condivideva con l’artista una profonda amicizia. Certamente, dalla sua creazione, l’opera è rimasta nella famiglia del barone de Vandeul, suo marito, fino ai giorni nostri».
Il Neoclassicismo è ben rappresentato da “Ganymede and Cupid playing dices” di Bertel Thorvaldsen, del 1833 circa (35.000 – 50.000 €) e dalla scultura “Erato” in pietra di Avesnes del belga Gilles-Lambert Godecharle, risalente al 1810, e proveniente dal Castello di Wespelaar (150.000 – 200.000 €).
Parallelamente all’asta dal vivo del 15 novembre, prosegue ancora fino al 16 novembre la vendita online “Master Sculpture & Works of Art”, che offre una selezione di sculture e oggetti d’arte europei, che vanno dagli avori e smalti medievali ai bronzi rinascimentali, inclusi busti, maioliche e cammei.
Come già capitato più volte in passato il famoso conduttore televisivo, autore, giornalista e critico d’arte Andrew Graham-Dixon accompagna i lettori attraverso un viaggio di scoperta e meraviglia in questo articolo realizzato per Sotheby’s: «Le mie aste old master preferite sono quelle che mi colgono di sorpresa, con nuove scoperte o opere che raramente arrivano sul mercato. Master Sculpture […] è una vendita dell’inaspettato. […] L’opera più toccante offerta è sicuramente una Testa di apostolo in pietra creata intorno alla fine del XIII secolo a Strasburgo e recuperata, straordinariamente, all’interno delle mura di una casa nel centro della città. Nessuno sa con certezza come sia arrivata lì, ma la casa in questione fu costruita nel XVI secolo, quando a Strasburgo c’era una grave carenza di materiali da costruzione, quindi sembra probabile che i suoi costruttori abbiano saccheggiato la pietra di qualche chiesa vicina o forse anche la cattedrale stessa. La testa, scolpita con bella espressività, sarebbe appartenuta ad una figura di colonna addossata al muro nel portico di una porta. Tali figure si trovavano allo stesso livello di chi entrava nell’edificio, e uno dei loro ruoli era quello di suscitare le simpatie dell’uomo della strada (a differenza delle figure più in alto sull’edificio, e quindi più vicine al cielo, che dovevano evocare meraviglia e soggezione). Per questo motivo sono stati scolpiti con l’avvincente realismo fisico e psicologico che caratterizza così fortemente questa Testa di Apostolo. Senza barba, con un’espressione solenne ma tranquilla che ha sfidato i colpi del tempo, rappresenta sicuramente il giovane San Giovanni. Sulla nuca dell’apostolo sono modellati con rapidità e maestria profusi riccioli di capelli, che cadono dalla tonsura in brividi serpentini. Il colore vivido dell’opera, un rosa scuro quasi quanto la ruggine, è spiegato dall’uso da parte dello scultore della pietra arenaria dei Vosgi, ricca di ossido di ferro. Al momento della sua creazione ciò potrebbe aver suscitato un’impressione meno sorprendente di quanto non lo sia ora: la maggior parte delle figure dei portali gotici sarebbero state originariamente dipinte, per migliorare il loro effetto realistico». L’articolo integrale prosegue qui >>>