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Munari futurista e un set di capolavori museali: Il Ponte serve l’asta di arte moderna e contemporanea

Lotto 69 Lucio Fontana, "Decorazione di armadio per ingresso" 1956, vernici colorate, buchi, vetri e terracotta smaltata policroma su legno, cm 182x219x45. Firmato e datato 56 in basso. Disegnato dall'architetto Renato Angeli. Stima € 50.000 - 70.000 Lotto 69 Lucio Fontana, "Decorazione di armadio per ingresso" 1956, vernici colorate, buchi, vetri e terracotta smaltata policroma su legno, cm 182x219x45. Firmato e datato 56 in basso. Disegnato dall'architetto Renato Angeli. Stima € 50.000 - 70.000
Lotto 9 Bruno Munari, "Buccia di Eva" 1929-30, tempera su tela, cm 80x205. Firmato in basso a destra. Stima € 60.000 - 80.000
Lotto 9
Bruno Munari, “Buccia di Eva” 1929-30, tempera su tela, cm 80×205. Firmato in basso a destra.
Stima € 60.000 – 80.000. Courtesy Il Ponte Casa d’Aste
Il Ponte presenta un ricco catalogo per l’asta di arte moderna e contemporanea del 28 e 29 novembre 2023, a Milano. Da Munari futurista al De Chirico lirico, da un armadio di Lucio Fontana a un Guttuso che “non ci si stanca mai di guardare”. Visita all’esposizione su appuntamento.

Per gli appassionati e i collezionisti d’arte gli appuntamenti d’asta possono essere paragonati ai tornei di tennis per gli sportivi. Non c’è un unico campionato, composto da una serie di incontri regolari, dove tutti i player del settore propongono costantemente i loro lotti. Si tratta piuttosto di eventi diradati nel tempo, ciclici ma sparuti, e per questo più preziosi, densi di importanza sia per chi li organizza che per chi vi partecipa. Prima di uscire dalla metafora, dobbiamo sottolineare che non tutti questi appuntamenti hanno uguale valore, ci sono tornei di primo livello e altri di contorno. Nello sfaccettato panorama del mercato dell’arte moderna e contemporanea in Italia, le aste del Ponte fanno ormai parte del circuito del Grande Slam. Ovvero i quattro tornei a cui tutti i tennisti ambiscono, le vendite che i buyer più attenti non possono mancare.

A rendere tale l’appuntamento del 28 e 29 novembre 2023 è l’alta densità di opere di caratura museale in catalogo, da non perdere neanche per chi non può sollevare la racchetta – scusate, paletta – e fare la propria offerta. Non capita tutti i giorni, per esempio, di imbattersi in un Bruno Munari futurista, quale è Buccia di Eva (stima 60-80 mila euro). Esposta per la prima volta nella Mostra futurista dell’architetto Sant’Elia e 22 pittori futuristi, alla Galleria Pesaro di Milano nell’ottobre del 1930, l’opera girò poi l’Europa negli anni ’30 e, invischiata alle vicende tumultuose dell’epoca pre-bellica, rimase bloccata all’estero per poi essere completamente dispersa.

Lotto 3 Luigi Russolo, "Il Duomo" 1929, olio su tela, cm 81x61. Firmato in basso a sinistra. Firmato, titolato e datato '29 al retro. Stima € 15.000 - 20.000
Lotto 3
Luigi Russolo, “Il Duomo” 1929, olio su tela, cm 81×61. Firmato in basso a sinistra. Firmato, titolato e datato ’29 al retro.
Stima € 15.000 – 20.000. Courtesy Il Ponte Casa d’Aste

La sua riemersione, ora, funge da importante testimonianza del lavoro del primo Munari, oltre che da anticamera a un nucleo di opere futuriste provenienti da una collezione privata milanese, che comprende lavori di Luigi Russolo, con Il Duomo del 1929 (stima 15-20 mila euro); di Gino Severini, con Paesaggio urbano con luci artificiali del 1913 (stima 35-45 mila euro); di Roberto Marcello Baldessari, con Omaggio a Carrà del 1914 (stima 10-15 mila euro); di Gerardo Dottori, con Temporale – città del 1919 (stima 10-15 mila euro); e di Enrico Prampolini con Paesaggio dinamico del 1917 (stima 20-25 mila euro). Fuori da questa collezione, ma pienamente centrata nel momento migliore dell’artista, la metà degli anni Venti, è Cinque raggi del giorno di Fortunato Depero (stima 12-18 mila euro).

Preso il Futurismo come punto di snodo, occorre quindi fare un passo indietro prima di avanzare. E voltando lo sguardo troviamo il Novecento Italiano, rappresentato dai dipinti intimisti e sociali al tempo stesso di Angelo Morbelli. Opere come La sedia vuota (stima 8-12 mila euro) e Il Natale dei rimasti (stima 10-15 mila euro), entrambi eseguiti nel 1902 fotografano in modo immediato l’arte del pittore, come anche la realtà che voleva rappresentare: la dimensione degli ultimi, dei dimenticati, dei solitari e degli sconfitti. Altrettanto lirico, ma più luminoso, Cavallo bianco e zebra in corsa in riva al mare (stima 150-250 mila euro) realizzato nel 1932 circa da Giorgio de Chirico. Anche se non appartiene al suo periodo metafisico, l’immagine di una zebra che corre al fianco di un cavallo sulla spiaggia appare comunque piuttosto straniante.

Lotto 69 Lucio Fontana, "Decorazione di armadio per ingresso" 1956, vernici colorate, buchi, vetri e terracotta smaltata policroma su legno, cm 182x219x45. Firmato e datato 56 in basso. Disegnato dall'architetto Renato Angeli. Stima € 50.000 - 70.000
Lotto 69
Lucio Fontana, “Decorazione di armadio per ingresso” 1956, vernici colorate, buchi, vetri e terracotta smaltata policroma
su legno, cm 182x219x45. Firmato e datato 56 in basso. Disegnato dall’architetto Renato Angeli.
Stima € 50.000 – 70.000. Courtesy Il Ponte Casa d’Aste

Procedendo poi in avanti con gli anni, si assiste alla dissoluzione della figura e all’avvento dell’Informale. Quello materico e debordante di Ennio Morlotti, che con Collina a Imbersago (Paesaggio con figure), stimato 60-80 mila euro, restituisce in modo quasi tattile l’ingarbuglio esplosivo della natura. Ma anche quello concettuale, che diventerà spazialismo, di Lucio Fontana, qui declinato su un incredibile armadio (stima 50-70 mila euro) ideato nel 1956 per un’abitazione milanese. Trame oscure ed evocative che riecheggiano in Tempo di preghiera (stima 40-60 mila euro) di Emilio Scanavino, il cui stile segnico introduce alla stagione successiva dell’arte italiana, rappresentata in catalogo da autori quali Giulio Turcato, Carla Accardi, Antonio Sanfilippo, Piero Dorazio, Achille Perilli e, non ultimo, Pietro Consagra, in vendita con un marmo alto 180 cm ed esposto nel 1989 alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma (stima 30-50 mila euro).

Ma i lotti interessanti non sono ancora finiti. Al tiebreak della vendita si rispondono opere che sono colpi da maestro, che in altre circostanze avrebbero meritato la copertina. Tra queste le due tele sovrapposte di Paolo Scheggi (stima 70-90 mila euro e 60-80 mila euro) e un’estroflessione di Agostino Bonalumi (stima 20-30 mila euro); un olio di André Masson del ’31 (stima 40-60 mila euro) proveniente dalla prestigiosa collezione Paul Rosenberg di New York; all’astrazione lirica della straordinaria gouache di František Kupka del ’25 circa (stima 35-50 mila euro) e di un raro Alexej von Jawlensky del ’14 (stima 40-60 mila euro); capolavoro di Renato Guttuso Il bosco d’amore (stima 80-120 mila euro): una tela di oltre 4 metri di larghezza, esposta nel 1984 a Milano a Palazzo Reale e così commentata dal grande critico Giuliano Briganti «Non ci si stanca di guardarlo».

CATALOGO COMPLETO
Lotto 29 Giorgio de Chirico, "Cavallo bianco e zebra in corsa in riva al mare" 1932 circa, olio su tela, cm 50x65. Firmato in basso a destra. Stima € 150.000 - 250.000
Lotto 29
Giorgio de Chirico, “Cavallo bianco e zebra in corsa in riva al mare” 1932 circa, olio su tela, cm 50×65. Firmato in basso a
destra.
Stima € 150.000 – 250.000. Courtesy Il Ponte Casa d’Aste
Lotto 43 Ennio Morlotti, "Collina a Imbersago (Paesaggio con figure)" 1956, olio su tela, cm 207,5x167. Stima € 60.000 - 80.000
Lotto 43
Ennio Morlotti, “Collina a Imbersago (Paesaggio con figure)” 1956, olio su tela, cm 207,5×167.
Stima € 60.000 – 80.000. Courtesy Il Ponte Casa d’Aste
Lotto 104 Renato Guttuso, "Il bosco d'amore" 1984, olio su tela, cm 300x410,5. Firmato in basso a destra. Stima € 80.000 - 120.000
Lotto 104
Renato Guttuso, “Il bosco d’amore” 1984, olio su tela, cm 300×410,5. Firmato in basso a destra.
Stima € 80.000 – 120.000. Courtesy Il Ponte Casa d’Aste

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