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Bipart of…this gallery: parola ad Antonio Colombo

Allestimento In the Garden of Eden, foto Pier Maulini
Antonio Colombo

Sulla falsa riga del Questionario di Proust, una serie di domande predisposte da BIPART Studio legale volte a conoscere meglio le più prestigiose gallerie d’arte italiane. A parlare, oggi, è Antonio Colombo.

GALLERIA ANTONIO COLOMBO ARTE CONTEMPORANEA

Come ha scelto il nome della sua galleria (e cosa vuole esprimere con tale denominazione)?
Cognome e nome o nome e cognome, o solo cognome + art gallery o galleria d’arte o solo arte, ma “arte” lo dicono anche i negozi cinesi di manicure, o arte contemporanea? O solo Colombo Contemporary che fa molto anglo? O Colombo’s senza aggiunte che mi piace molto e fa NY deli.

Qual è il motto della sua galleria?
“We’re only in it for the money” – Frank Zappa

Si sceglie prima l’artista o il tema? Qual è il filo rosso che lega le vostre scelte?
Qui non ci sono fili rossi ma ragnatele.

Qual è la qualità che apprezza di più in un artista?
La generosità verso di sé, verso il rischio che comporta essere artisti.

Qual è la qualità che apprezza di più in un’opera?
Che si faccia guardare sempre.

Antonio Colombo Arte Contemporanea, vista della galleria

Ha una istituzione/galleria di riferimento (e se sì quale)?
Ahimè in paradiso, Netta Vespignani e Claudia Gianferrari

In quale ambito la sua galleria può migliorare?
Rispondo nuovamente con “We’re only in it for the money” – Frank Zappa

Qual è l’aspetto che le piace maggiormente della sua professione e che le dà maggior soddisfazione?
Frugare negli studi, nelle carte, nei disegni, nei libri. In poche parole behind the scenes.

Ha, o vorrebbe avere, una galleria anche all’estero (e se sì perché)?
Sì a Roma, perché avevo tanti amici lì e anche adesso spero.

Come pensa che si evolverà il mondo dell’arte e la sua fruizione (anche in relazione alle nuove tecnologie, alla blockchain e al metaverso)?
Evolverà o involverà?

Arte e diritto: tutela o vincolo (anche alla luce dell’applicazione del diritto di seguito e del diritto di produzione dell’opera riservati agli artisti)?
I vampiri non muoiono mai e si nutrono di canzoni nei palazzoni della SIAE.

Le risposte di GALLERIA ANTONIO COLOMBO sono state raccolte da Gilberto Cavagna e Rachele Borghi Guglielmi di BIPART Studio Legale.

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