Antonio Colombo presenta in galleria la seconda mostra personale di Ryan Heshka, artista canadese di area pop surrealista.
La mostra Teenage Machina Age, ci riporta dove l’ultima sua mostra in galleria (Ours) ci aveva lasciato.
Heshka continua la sua rivisitazione dell’epoca d’oro della Science Fiction immaginando un universo fantastico popolato da pin-up, computer futuristici, robot di latta e mostri umanoidi, attraverso l’esplorazione di scene surreali e di ricordi offuscati, mescolando il tutto con vaghi cenni a temi universali.
L’uso e l’abuso della tecnologia, la folle corsa dell’umanità per sfuggire alla noia, l’intrecciarsi del mondo artificiale creato dall’uomo con l’ambiente naturale, lo spirito commerciale impazzito…. Tutti questi temi trovano la loro dimensione in dipinti su tavola dai colori primari accesi e raffinati disegni su carta, di piccole e grandi dimensioni.
Il suo stile risente del linguaggio visivo e naïf dei fumetti, delle copertine di giornali scandalistici, dei volantini pubblicitari, dei B-movie d’antan, delle atmosfere retrò del genere Steampunk, e delle vecchie affissioni…. così che la cultura consumistica del passato finisce per rispecchiare la cultura altrettanto consumistica del giorno d’oggi. L’utilizzo di ritagli di vecchie riviste, di una finitura molto lucida per i lavori su tavola, di carte ingiallite per quelli su carta e l’uso di cornici vintage accentuano il fascino di vissuto di questi lavori.
L’impressione finale è quella di un mondo tecnologicamente avanzato che vive in uno spericolato sogno adolescenziale, patinato da colori rassicuranti e texture seducenti.
Ryan Heshka è nato a Manitoba, in Canada nel 1970. Vive e lavora a Vancouver, Canada.
Ha conseguito una laurea in interior design e ha lavorato per molti anni in questo settore, oltre che nell’animazione, prima di fare dell’arte e dell’illustrazione la sua principale attività.
Le influenze dei suoi lavori si possono spiegare da un amore lungo una vita per i fumetti (tra i suoi artisti preferiti citiamo Jack Kirby, Bill Everett e Basil Wolverton), per giornali scandalistici (Frank R.Paul), per libri per bambini (Dr. Seuss), per film con mostri e B-movie (come i film di Ray Hattyhausen, King Kong, Dracula etc), per le vecchie pubblicità e manifesti, tutte queste fonti hanno creato il suo stile artistico. Disegnando fin da piccolo, Heshka utilizzava modellini (piccole città costruite con cartoline) e filmini super 8 per creare un proprio mondo.
Heshka appare nei maggiori annuali di illustrazione, tra cui American Illustration, Society of Illustrators, Communication Arts, 3 x 3, e Applied Arts. Tra i suoi clienti ci sono Vanity Fair, Wall Street Journal, The New York Times, Playboy, Esquire, Forbes, Topps e Dreamworks SKG.
Ha esposto in gallerie nel Nord America ( tra cui Roq La Rue, Seattle, WA; Richard Heller, LA¸ Copro Nason, LA; Orbit Gallery, New Jersey; Rotofugi, Chicago) e in Europa (Feinkust Kruger, Germania; Antonio Colombo Arte Contemporanea, Italia), ed è stato pubblicato numerose volte in BLAB! e su alcuni libri dedicati al movimento della New Underground, tra cui THE UPSET.
Il suo secondo libro per bambini è uscito lo scorso inverno e il suo primo libro è stato edito dalla DreamWorks SKG.
In concomitanza, per Little Circus: HEIKO MÜLLER The Watching Hour
Antonio Colombo inaugura per Little Circus, spazio interno alla galleria dedicato a progetti speciali, la prima mostra personale in Italia di Heiko Müller intitolata The Watching Hour.
L’artista tedesco esplora la parte occulta e mistica insita nella natura e nel regno degli animali che s’intreccia con credenze popolari e strutture sociali. Nelle sue opere riesce a svelare questi meccanismi rintracciandovi i fili che connettono icone religiose e pitture rinascimentali all’odierna cultura dei comics. Eccitato dall’elevata tensione spirituale esternata dalle opere dei maestri fiamminghi, Müller applica una dose di animismo alla quieta serenità dei paesaggi rurali dell’arte mitteleuropea.
In particolare, per questa mostra, dove l’artista propone oli su tavola, su carta e su tela, la sua indagine si rivolge al momento del crepuscolo, la transizione dal giorno alla notte.
La sua costante attrazione verso il paesaggio e la campagna fa sì che, di fronte ad uno scenario naturale, egli ne voglia indagare gli aspetti più nascosti, quelli che lui stesso definisce “i lati oscuri che si celano dietro la natura nelle sue manifestazioni”, ma anche “i meccanismi che regolano il mondo animale”.
C’è un evidente e percettibile cambiamento quando il giorno passa da una condizione a un’altra, e come la forza dell’attrito provoca calore, la transizione dal giorno in notte produce una speciale energia che riempie l’atmosfera. Questo è un momento perfetto per osservare gli animali. Il cambiamento di luce sembra confondere i contorni dell’ambiente, gli animali diurni cercano un posto sicuro per la notte, quelli notturni stanno per svegliarsi. E’ una fase di grande attività e fermento.
L’osservatore non può fidarsi pienamente dei propri sensi, i contorni di ciò che lo circonda appaiono sfocati. Nel contempo si sente anche osservato e questo provoca una particolare tensione.
L’immaginazione viene stimolata aumentando così, lentamente, la tensione.
La mostra inaugura giovedì 7 marzo alle ore 18.30
e resterà aperta fino al 6 aprile 2013
da martedì a venerdì, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00 – sabato dalle 15.00 alle 19.00
Heiko Müller è nato nel 1968 ad Amburgo, dove vive e lavora.
Laureato in illustrazione e design ad Amburgo, ha al suo attivo numerose mostre personali e collettive in importanti gallerie e musei. Oltre che in Germania, ha esposto le sue opere in Estonia, a New York, Parigi, Basilea, Seattle, Los Angeles, Chicago, San Pietroburgo, e ora anche a Milano. Tra le gallerie con cui ha collaborato ricordiamo: Jack Fischer Gallery di San Francisco, Feinkunst Krüger di Amburgo, etHALL di Barcellona, Copro Nason Gallery di Santa Monica (CA), Roq La Rue Gallery di Seattle (WA), Galería Víctor Saavedra di Barcellona.
Numerose sono le pubblicazioni e le riviste in cui compare tra cui ricordiamo Index, La Cruda, Juxtapoze, Candy Magazine, Neuroblasto Magazine, e numerose le copertine per album musicali, tra cui quelle per The Upbeats, per i Milkmachine, Luc Miles, Falomir!, Wigbert….