Alle Gallerie d’Italia di Torino Locatelli presenta la mostra The Circle. Soluzioni per un futuro possibile, sulla transizione ecologica e sullo stato del pianeta
Il movimento della circular economy nasce negli anni ’90 del secolo scorso, con l’intento di affrontare i problemi causati dallo sviluppo lineare delle attività economiche, produttive e sociali umane e proporre soluzioni possibili a breve e lungo termine. Un fattore chiave nello sviluppo di modelli circolari é il rapporto tra uomo e macchina.
La capacità di pensare al di fuori di schemi precostituiti è ciò che permette di innescare processi di cambiamento e trasformare i problemi in opportunità. I processi di recupero e rigenerazione delle aree dismesse rappresentano una dimostrazione di tale capacità. Per esempio, una delle miniere di sale più importanti della Transilvania (Romania), dal 2008 al 2010 è stata sottoposta ad un ampio processo di rigenerazione, fino a diventare una importante attrazione turistica.
70 opere
Luca Locatelli, nato a Pavia nel 1971, ha vinto nel 2020 il primo premio del prestigioso World Press Photo nella sezione Environment Stories. E ha passato molti anni a documentare e ricercare le esperienze più significative nell’ambito della “economia circolare”. Ora il fotografo è protagonista della mostra The Circle. Soluzioni per un futuro possibile, presso le Gallerie d’Italia, a Torino. Realizzata col supporto specialistico della Ellen MacArthur Foundation, la maggiore fondazione al mondo impegnata a sostenere la Circular Economy, con la collaborazione della Fondazione Compagnia di San Paolo.
Su commissione di Intesa Sanpaolo, Locatelli ha viaggiato negli ultimi due anni attraverso l’Europa alla ricerca di pratiche e storie emblematiche e replicabili, che aprissero il dibattito sulla transizione ecologica e sullo stato del pianeta. Il risultato di questa ricerca viene mostrato in anteprima mondiale a Torino, visibile al pubblico fino al 18 febbraio 2024. Il percorso espositivo, con circa 70 opere tra fotografie e contributi video, offre un viaggio attraverso l’Europa della sperimentazione e dell’avanzamento industriale sostenibile, toccando temi come la geotermia, il riciclo tessile, la riconversione di aree industriali dismesse, l’alimentazione.
Riciclo dei rifiuti
Le immagini di Locatelli raccontano di esperienze e realtà legate, in modo particolare, al riciclo dei rifiuti di qualsiasi genere. Nelle sue foto, le opere di altissima ingegneria dialogano con la natura e con l’uomo. Affinché la conoscenza e la sapienza umana si pongano al servizio delle forze ambientali. La mostra, curata da Elisa Medde, si articola in un felice movimento ritmico di scambio tra le ricerche scientifiche, documentate dalle bellissime infografiche di Federica Fragapane (i cui progetti sono stati recentemente acquisiti dal MoMA nella sua collezione permanente), relative alla descrizione delle analisi condotte dagli scienziati e le grandi foto fantastiche di Luca Locatelli, relative ad architetture meccaniche (e elettroniche) complesse dell’industria del riciclo.
Un tema scottante, perché riflette sulla circolarità degli eventi e dei cicli vitali legati alla trasformazione della materia. “Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma”, diceva Eraclito. Un argomento attualissimo e che mette al centro, instancabilmente, la responsabilità dell’uomo nei confronti delle modifiche dell’ambiente in cui viviamo.