Grandi collezioni napoletane nell’asta che Blindarte, non a caso, allestisce proprio a Napoli il 30 novembre 2023. Al centro della contesa il catalogo di Antiquariato, Dipinti Antichi e del XIX secolo. Esposizione dal 20 novembre fino alla data dell’asta.
Si parlava di vanità introducendo l’asta di arte moderna e contemporanea di Blindarte, e alla vanità continuiamo a fare riferimento anche ora che sfogliamo il catalogo dell’appuntamento dedicato ad Antiquariato, Dipinti Antichi e del XIX secolo. Narciso, infatti, è il bronzo di Vincenzo Gemito (stima 4.5-6 mila euro) con cui si apre l’appuntamento. Coprotagonisti, nella sezione di dipinti e sculture del XIX secolo, una piccola raccolta di acquerelli proveniente da una collezione salernitana, tra cui spicca un delizioso acquerello di Giacinto Gigante (stima 3-4 mila euro); e da una prestigiosa residenza caprese un capolavoro inedito di Alceste Campriani (stima 10-12 mila euro).
Nella sezione dedicata agli Arredi e Oggetti d’arte spicca un Cassettone siciliano del XVIII secolo, tutto in bois de violette con intarsi in madreperla, (stima 10-12 mila euro) e un imponente e rara coppia di candelabri in bronzo a due figure con sei luci (stima 25-30 mila euro), di manifattura francese o milanese del 1815, del quale attualmente se ne conosce solo un altro esemplare, quello dell’Hampton Court-National Trust Queen Elizabeth in Inghilterra. La sezione propone poi vasi di epoche e manifatture diverse. A dominare la scena è l’eccezionale Coppia di vasi celebrativi raffiguranti i Reali di Spagna, della Real Fabbrica del Buen Ritiro, risalenti agli inizi XIX secolo (stima 6-8 mila euro).
Tra i dipinti antichi brilla la coppia di oli su tela di Giuseppe Bonito raffiguranti le Allegorie della Clemenza e della Forza (stima 50-60 mila euro). Di simbolismi e allusioni vivono anche la misteriosa coppia di nature morte dell’Ignoto monogrammista “FDG”, attivo alla fine del XVII secolo (stima 25-35 mila euro), personalità ancora tutta da scoprire, che probabilmente occupa un ruolo importante nella storia delle nature morte napoletane.
Di Napoli è la collezione da cui proviene il Trionfo di fiori e frutta con animali di Giacomo Nani (stima 6-8 mila euro), come di Scuola napoletana di fine XVII-inizi XVIII secolo è la scenografica composizione Anguria, melone, fichi e altri frutti su un piano en plein air (stima 30-40 mila euro).
La tornata si conclude con la Madonna con Bambino del Padovanino (stima 50-60 mila euro), corredata da una prestigiosa bibliografia e con un olio su tela dagli eleganti e preziosi accordi cromatici di Micco Spadaro (Loth e le figlie, stima 20-30 mila euro) proveniente da una prestigiosa quadreria sorrentina, inserito sia nel catalogo ragionate delle opere del pittore napoletano, sia nella famosa mostra a lui dedicata che si tenne a Napoli nel 2002.