Conclusa con successo la Contemporary Week da Dorotheum (Vienna dal 28 novembre al 1 dicembre 2023) con grande attenzione all’arte del Bel Paese e il nuovo record d’asta per Piero Gilardi
Nel catalogo di Arte Contemporanea era presente un’opera di Piero Gilardi, che ha realizzato il nuovo record d’asta per l’artista a 136.500 euro. Noto per le sculture in poliuretano che rappresentano la natura, era presente con “Sassi (da Rotolo di “Tappeto Natura”)”, una grande installazione (202 x 202 cm) del 1967. Un lavoro importante e storico che, tra le altre cose, si contraddistingue per una dimensione, una qualità ed uno stato di conservazione museale. La stima era di 70.000 – 100.000 euro.
Molto richiesta l’arte italiana nel suo complesso. I top lot prima della vendita erano per il dipinto astratto Per la Spagna di Emilio Vedova, la Superficie bianca di Enrico Castellani del 1983 e La Valle di Salvo che hanno rispettivamente fatto € 416.000, € 429.000, € 390.000.
Mentre tra gli artisti internazionali sono stati aggiudicati a: 202.800 euro per una tipica opera “sismografica” di Martha Jungwirth e 182.000 euro per “Burgundy Mouse 2” del 2014, di Gottfried Helnwein, un Topolino che suggerisce, in tipico stile dell’artista, una violenza subliminale che trascende l’ideale mondo (infantile) dei fumetti, record mondiale. Infine si segnala l’opera giovanile a pastello Quartett del veterano di ZERO Heinz Mack, realizzata nel 1965, è stata battuta all’asta per quasi mezzo milione di euro (494.000 euro).
Il giorno prima, all’asta di Arte Moderna (28 novembre), sono state particolarmente ricercate le opere degli anni Venti e Trenta. Un dipinto di Franz Sedlacek ha trovato un nuovo proprietario per 309.400 euro. “Il mago e Arlecchino”, questo il titolo dell’opera, unisce il fantastico e il neo-oggettivo. La vicinanza di Sedlacek al linguaggio visivo freddo e distaccato dell’epoca lo lega allo stile del pittore industriale tedesco Carl Grossberg, formatosi al Bauhaus. La sua opera senza titolo raffigurante un edificio ha moltiplicato la stima, raggiungendo ben 221.000 euro e segnando così il secondo risultato d’asta più alto per un’opera di questo artista. Il dipinto di Venere di Giorgio de Chirico, in bilico tra l’antico e Botticelli, è stato venduto per 286.000 euro e il ritratto di Francis Picabia ha trovato un nuovo proprietario per 299.000 euro, superando così di gran lunga le aspettative.
Il successo ha arriso anche all’arte moderna austriaca: i tipici motivi tirolesi di Alfons Walde sono stati ancora una volta apprezzatissimi, come ad esempio Andando in chiesa del 1935 (260.000 euro) o il suo Villaggio di montagna tirolese (286.000 euro). Due opere di Gustav Klimt, uno studio e un disegno provenienti dall’importante Collezione di Otto Glaser, sono state vendute rispettivamente per 201.500 e 130.000 euro.
Arte moderna asta 28 novembre 2023
Arte contemporanea I asta 29 novembre 2023
Arte contemporanea II asta 30 novembre 2023