Alla Galleria Campari, grazia alle collaborazione con Magnum Photo, si ripercorre la storia del mondo che anima il bar, dagli inizi degli anni Trenta fino ai giorni nostri. In questo ampio contesto, Campari ed il suo rosso Bitter sono presenti dal 1860.
Qual è il nostro immaginario del bar? Dal caffè mattutino, all’ultimo drink prima che la saracinesca chiuda, prendiamo parte a quel gioco fatto di incontri e svago ma anche raccoglimento, sospeso nel limbo tra privacy e socialità. Attraverso la mostra fotografica Bar Stories on Camera. Galleria Campari / Magnum Photo, si mette l’accento sull’evoluzione culturale e sociale di questo fenomeno.
La mostra prende piede nello storico stabilimento creato da Davide Campari, trasformato nel 2009 su progetto dell’architetto Mario Botta. Gli ampi spazi sono divisi in quattro sezioni, ognuna introdotta da apposite scritte neon, a riprendere le insegne luminose delle vetrine. La prima sezione, Sharing Moment, mette in scena il rito del bar. Tra alcune fotografie scattate da grandi fotografi internazionali come Robert Capa o Ferdinando Scianna, sono presenti le immagini, alcune inedite, dell’Archivio Storico Galleria Campari. Davanti e dietro i banconi trovano rappresentazione baristi, bartender, musicisti e camerieri,che del bar sono il vero motore.
Per la seconda sezione, Bar Campari,l’Archivio Campari espone una serie di scatti volti a descrivere visivamente la centenaria storia della bevanda. Dalla formulazione della storica ed ancora segreta formula di Gaspare Campari, il mixer diventa ingrediente fondamentale per diverse ricette, dal Negroni Sbagliato del Bar Basso, all’Americano di Elvezio Grassi. Perciò si vede citato più volte nei ricettari di cocktail, come attesta David Emburynel suo libro, The Fine Art of Mixing, affermando: “Campari è più di un bitter, è un liquore con una grande quantità di aromi”.
Nell’ultima sezione fotografica, The Icons, sono esposte foto di attori hollywoodiani tra cui spiccanoMarylin Monroe, Frank Sinatra insieme a Grace Kelly, o di artisti come Pablo Picasso, Marc Chagall, Ernest Hemingway, ripresi nella loro quotidianità. Tra gli iconici personaggi trovano rappresentazione gli altrettanto iconici luoghi, dal Camparino in Galleria Vittorio Emanuele, che celebra i suoi 108 anni, al bar Waldorf-Astoria di New York City. Infine nella sezione Campari Memories,in apposite teche, sono conservati i cimeli firmati Campari, che spaziano da locandine e insegne vintage, fino a bicchieri e oggettistica per la miscelazione.
Da sempre il brand Campari è un emblema dell’Italian Style, simbolo di eccellenza, seduzione, passione.Con la partecipazione di grandi artisti, come Fortunato Depero che 1932 studia il design delle bottigliette del Campari soda, o Bruno Munari e la sue grafiche pubblicitarie, la storia del Campari si interseca con la storia del bar, così come con la storia dell’arte.