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Premio LILT per la Fotografia Contemporanea, ecco i vincitori della prima edizione

Anna Nagy, Metamorfosi, dal progetto Battere e levare, Vincitrice del PREMIO LILT Professional Anna Nagy, Metamorfosi, dal progetto Battere e levare, Vincitrice del PREMIO LILT Professional
Anna Nagy, Metamorfosi, dal progetto Battere e levare, Vincitrice del PREMIO LILT Professional
Anna Nagy, Metamorfosi, dal progetto Battere e levare, Vincitrice del PREMIO LILT Professional

Il Premio, promosso a Bologna dalla Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, si propone di scoprire nuovi parallelismi tra Scienza, Arte e Psiche

Favorire, attraverso il dialogo tra Arte e Scienza, i temi della prevenzione e del vivere sano”. Questi gli obbiettivi del Premio LILT per la Fotografia Contemporanea, promosso a Bologna dalla Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori. “Costruire un corpus di opere fotografiche capaci di edificare frammenti di memoria futuribile, il cui vocabolario è ormai universale”, puntualizza il presidente di LILT Bologna Francesco Rivelli. “E scoprire nuovi parallelismi tra Scienza, Arte e Psiche”. Ora la prima edizione del premio ha celebrato il suo atto conclusivo, con la consegna dei riconoscimenti per le categorie Professional ed Emergenti.

A decretare le opere vincitrici una giuria professionale presieduta da Shobha, fotografa di fama internazionale e vincitrice di due Word Press Photo. E composta da studiosi e critici d’arte e fotografia, da Benedetta Donato a Loretta Secchi, Massimo Mattioli, Enrico Stefanelli. Coadiuvata dallo stesso Francesco Rivelli e da Anna Rosati, artista visiva e ideatrice – con il tema “Metamorfosi” – del Premio, di cui ha curato la direzione artistica con la storica dell’arte Azzurra Immediato.

 

La cerimoinia del Premio LILT per la Fotografia Contemporanea
La cerimonia del Premio LILT per la Fotografia Contemporanea

Tra anima e corpo

Ad Anna Nagy (Budapest, Ungheria, 1985) è stato conferito il Primo premio Professional per il progetto Battere e levare. “Per aver narrato la Metamorfosi come percorso positivo dal buio alla luce, dal rifiuto all’accettazione di una condizione che può migliorare, attraverso l’incontro con la ricerca scientifica, la conoscenza di sé e della ricostituzione del rapporto tra anima e corpo”, si legge nelle motivazioni”. A Marilena Pisciella (Winterthur, Svizzera, 1963) è stato conferito il Primo premio Emergenti per il progetto Se ne volò nel più sublime loco. “Per aver rappresentato le diverse sfaccettature della malattia ed aver interpretato la terapia, come pratica medica e artistica, con un racconto originale, costruito da scatti e autoscatti, che partono dalla realtà e si articolano per i ricordi di infanzia e le astrazioni mentali”.

Le loro opere, unitamente a quelle dei finalisti – Lucia Alessandrini, Serena Biagini, Matteo Bianchi, Francesco Dolci, Silvia Gaffurini, Sandra Lazzarini, Manuela Podda, Daniele Robotti, Beatrice Speranza, Alessandro Trapezio – saranno esposte a Bologna nel 2024 nell’ambito di un’esposizione collettiva. La vincitrice della categoria Professional ha ricevuto un voucher del valore di 1.000.00 euro per l’acquisto di materiale fotografico presso Arcobaleno Foto Bologna. E un abbonamento annuale a Rivista Segno, la rivista d’arte più longeva d’Italia. La vincitrice della categoria Emergenti ha ottenuto un voucher per una crociera presso Kairos Eventi e l’ingresso gratuito a Photolux Festival 2024.

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