Prosegue il nostro Speciale da Miami. Per questo decimo pezzo dalla Florida vi segnaliamo alcune installazioni, mostre ed eventi da non perdere durante la Miami Art Week 2023. Nel frattempo, vi ricordiamo che è finalmente aperta la regina Art Basel, in programma al tradizionale Miami Beach Convention Center (MBCC) dall’8 al 10 dicembre (qui tutti i nostri approfondimenti)
Murale di JR
“The Chronicles of Miami” è un murale fotografico altamente realistico realizzato da JR in Jungle Plaza. Si tratta di ben 1.048 ritratti che l’artista ha realizzato nel novembre dello scorso anno visitando una decina di quartieri della città invitando chiunque passasse a farsi fotografare e raccontare una storia. Ispirato dal muralista messicano Diego Rivera, il pezzo fa parte dell’ambiziosa serie Chronicles di JR che immagina come un’intera città possa essere rappresentata attraverso l’arte. Il risultato è una composizione epica dove le voci e le storie dei partecipanti sono collegate ai loro ritratti attraverso l’app di realtà aumentata “JR: murales”, che offre un’esplorazione coinvolgente della diversa cultura e storia di Miami. Il murale non si conclude qui, ma si estende sulla facciata di Superblue Miami in Allapattah con “The Machine Behind the Art: Inside JR’s Printing Press”, creata per Superblue. L’installazione invita i visitatori a camminare attraverso una porta simile a un portale incastonata nel murale The Chronicles of Miami sulla facciata dell’edificio. Una volta dentro, i visitatori si ritrovano all’interno del mondo meccanico fondamentale per la pratica artistica di JR. Dopo aver scattato i loro ritratti in una delle quattro cabine fotografiche individuali, i visitatori entrano all’interno di una macchina da stampa di grandi dimensioni dove i loro ritratti fuoriescono dai rulli e galleggiano a terra.
‘Reclining Mermaid’ di Elliot ed Erick Jiménez
Un’altra opera imponente che si trova nel Design District è “Reclining Mermaid”, un monumentale cartellone pubblicitario site-specific di Elliot ed Erick Jiménez, coppia di gemelli cubani americani di prima generazione. L’opera è un ritratto di Yemaya, la divinità sincretizzata con Nostra Signora di Regla a Cuba e sovrana dei mari: il suo vestito scintillante ricorda la rifrazione della superficie dell’oceano. La figura è per lo più oscurata ad eccezione degli occhi; una caratteristica consueta nelle opere d’arte di Elliot & Erick. Fa parte di “Southern Histories”, una serie di opere su larga scala in siti culturalmente significativi per commemorare narrazioni storiche poco riconosciute legate alle radici di Miami nel sud americano, in America Latina e nei Caraibi. Quest’opera pubblica sottolinea la storia della migrazione dai Caraibi e dall’America Latina a Miami, e la miriade di modi in cui queste culture hanno trasformato il tessuto urbano della città nel corso dei decenni.
Il labirinto di Sebastian Errazuriz a Faena
Il labirinto sulla spiaggia di Faena è una monumentale installazione site-specific dell’artista cileno Sebastian Errazuriz. A differenza dei labirinti convenzionali, questo labirinto ricoperto di sabbia non è progettato per perdersi o disorientarsi ma per ritrovare noi stessi, per stimolare la conversazione e costruire comunità. Le pareti ricoperte di sabbia si fondono con il paesaggio di Miami Beach sullo sfondo delle acque turchesi. All’interno di questo labirinto non ci si perde mai: tutti i percorsi conducono verso un’unica destinazione, un punto di incontro simbolico, il centro del labirinto dove Errazuriz ci guida verso uno spazio progettato per la congregazione, una piccola piazza dove possiamo riunirci per contemplare e impegnarci in conversazioni significative. Sempre dell’artista è ospitata nella Cattedrale di Faena “Battle of the Corporate Nations”, una monumentale scultura equestre in marmo e bronzo colato con Jeff Bezos in cima a un cavallo impennato mentre Mark Zuckerberg ed Elon Musk si impegnano in una battaglia tra titani moderni con le spade.
“S.2122” di Beeple
La Cattedrale di Faena ospita “S.2122” di Beeple, una visione realistica sul futuro del cambiamento climatico. Un mondo in cui viene rappresentata la reale gravità del problema, ma anche la sicura volontà e forza della specie umana di sopravvivere. L’opera d’arte rappresenta una visione della società 100 anni nel futuro. Il livello del mare ha continuato a salire, quindi molte persone vivono in cataste di appartamenti, per lo più restando all’interno innamorati delle luci lampeggianti della realtà virtuale. Poiché la cultura e la tecnologia hanno continuato a combinarsi e a spingersi a vicenda, la vita moderna è diventata un mix di banale e irriconoscibile, con i robot che camminano come zombi mentre i cervelli fluttuano in sfere alla deriva nell’aria attaccati a droni autonomi. Si tratta di un’opera d’arte dinamica che cambierà una volta ogni 5 anni nel corso dei prossimi 25 anni, con il livello dell’acqua che aumenterà del 20% ogni volta fino a quando la torre sarà completamente sott’acqua. Tuttavia, nonostante ciò, le persone saranno ancora vive, essendosi adattate a questa nuova realtà. La mia speranza è che le opere d’arte avviino una conversazione più sfumata sul cambiamento climatico che includa il riconoscimento che, anche se potremmo mandare tutto a puttane, gli esseri umani sono un gruppo frammentario e faranno quello che serve per sopravvivere.
“Utopia” di Lara Bohinc
Nel Miami Design District, si trova “Utopia” di Lara Bohinc, vincitrice dell’attesa Commissione annuale di design del quartiere, che conta quattro installazioni caratterizzate da forme irregolari e bulbose che ricordano la crescita degli organismi cellulari. «Utopia è un’installazione scultorea amichevole e dinamica di forme organiche irregolari e realistiche realizzate in sughero e dipinti a mano. Anche le loro forme gentili ma misteriose assumono una funzione; sedersi, giocare e riunirsi» si legge sul sito del Miami Design District. Oltre a questa installazione negli spazi pubblici, vi è anche un’installazione speciale all’ingresso della fiera Design Miami. Le 900 casette per gli uccelli a forma di uovo saranno appese tra gli alberi del quartiere, fornendo rifugio alla fauna selvatica locale. Le sculture includono posti a sedere all’aperto, tavoli e una lampada a energia solare di grandi dimensioni in tutto il quartiere.
LVMH Culture House
LVMH Culture House è una galleria d’arte pop-up di 5 giorni nel cuore del Design District di Miami. Celebrando la diversità e la creatività, questa vetrina mette in luce artisti di colore, donne e individui con disabilità. Questa convergenza di arte, cultura e lusso favorisce il dialogo, amplifica le voci e costruisce comunità. Tra gli artisti: Cruise Bogle, Glenneisha Darkins, Amelia Briggs, Harold Caudio e Crystal Paris.