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Wannenes: ai nastri di partenza l’asta di moderni e contemporanei

lotto 31
lotto 31

Il 20 dicembre la casa d’aste WANNENES dà appuntamento a Milano a tutti gli appassionati di arte moderna e contemporanea con l’asta di un piccolo ma prezioso catalogo di 59 lotti

Si tratta dell’ultima asta del 2023, la seconda del dipartimento di Arte Moderna e Contemporanea. In vendita, accanto a nomi di artisti meno noti ai più,  opere di maestri del calibro di Picasso, Modigliani e Schifano. Una menzione particolare va fatta alla collezione di ceramiche di Bruno Gambone (lotti 37-58) provenienti da una collezione provata italiana. L’artista nel 1962 si stabilisce per circa 5 anni a New York. Qui frequenta gli artisti più in vista del momento, Robert Rauschenberg, Roy Lichtenstein e Andy Warhol, avvicinandosi alla pittura, alla scultura, al cinema e al teatro. Dopo questo periodo fa rientro in Italia, a Milano. Nel capoluogo lombardo, mentre frequenta vari artisti, si dedica alla creazione di oggetti di arredamento come lampade e tavolini. Alla fine degli anni Settanta dà origine ad una serie di ceramiche dedicata agli animali. I pezzi in asta vanno da 300 a 5.500 euro.

Lotto 38 BRUNO GAMBONE
Senza titolo, anni ’70
Grès smaltato, cm 53 x 15 x 6,5 cm 52 x 14,5 x 6,5 cm 52,5 x 16,2 x 6,2
STIMA € 3.500 – 5.500

Il top lot è per il giapponese Kazuo Shiraga, con un “Senza titolo” del 1962, un inchiostro su carta (lotto 31, cm 98,5 x 69,7) stimato  € 150.000 – 250.000. La prima esposizione del Gruppo Gutai in Italia, avvenne a Torino nel 1959, ma la vera consacrazione nel nostro Paese fu in occasione della mostra all’International Center of Aesthetic Research di Torino del marzo del 1962, curata da Michel Taipé e Carla Lonzi, dove l’opera fu esposta e contestualmente acquistata dall’attuale proprietario. L’iscrizione calligrafica “Non puoi ottenerlo pensandoci. Non puoi ottenerlo non pensandoci” sita in basso a destra vicino alla firma è tratta dallo Zenrin-kushū, una raccolta di scritti usati nella scuola Zen Rinzai. Nell’opera di Shiraga qui proposta la linea non definisce una forma ma diventa essa stessa significato. Segue Robert Rauschenberg con un collage in masonite del 1969 intitolato  “Confrontations” (cm 85,5 x 64)  (lotto 22) che stima € 60.000 – 80.000. L’artista texano, nato nel 1925, studia da giovane al Black Mountain College e nel approda a New York nel 1949. Inizialmente lavora insieme al suo grande amico Jasper Johns come vetrinista per Tiffany. Presto i due amici decidono di dedicarsi esclusivamente alla pittura. Alla fine degli anni ‘50 entrano entrambi nella galleria di Leo Castelli.

lotto 22

Con un balzo indietro nel tempo di parecchi anni, torniamo al 1930 con uno dei lotti segnalati dagli esperti della maison come tra “i più interessanti”: un olio su tela (cm 62 x 75) di Giulio D’anna intitolato “Dinamismo di un biplano nel sole” (lotto 4, stima 18.000 – 22.000 euro). Il primo approccio di Giulio D’anna all’aeropittura, lo si può notare in Ebrezza Visiva, un dipinto ad olio del 1928, nel quale oltre una finestra, volano due aerei, sguadrati e geometrici. Nel 1931 espone Aeroplani o Aurora Alata e Aeroplano il primo esposto nella sua personale di Messina in tempestiva contemporaneità con “il Manifesto dell’aeropittura” redatto nel gennaio.  Filippo Marinetti, visitando la sua personale, dichiara: «Voi vedete che i piani alari sono diventati tre perché l’artista si preoccupa dello sdoppiamento dei piani nel senso della velocità. Si è preoccupato di dare la forma della macchina esterna, spostandosi dall’interno all’esterno. Si è preoccupato di dare l’essenza di questa sua macchina, che ha dato ingenuamente senza imitare, senza seguire il già fatto che è norma futurista…».

lotto 4

Maurice Utrillo, l’ultimo “cantore” di Montmartre, il quartiere dove era nato e vissuto e che ha rappresentato in quasi tutti i suoi quadri con una struggente malinconia, è in asta con l’olio di cm 38 x 46 “Rue de Banlieue” (lotto 7, 28.000 – 32.000 euro). Nacque a Parigi nel 1883 e visse a lungo con la nonna materna che, per fronteggiare le frequenti crisi epilettiche, gli faceva tracannare grossi bicchieri di vino rosso. Trascorse gli anni dell’adolescenza negli ospedali per curare le malattie neurologiche e la sua dipendenza dall’alcool. Quando era fuori, nei bistrot frequentati dalla madre, alle prime avvisaglie di una possibile crisi, veniva legato per ore per evitare che distruggesse l’intero locale. Su consiglio dei medici, Suzanne lo incoraggiò a dipingere, impartendogli i primi rudimenti del disegno e della pittura e notando che quello sfortunato giovane nascondeva un precoce talento. La cura diede i suoi frutti: Maurice passava intere giornate sulle sue tele, intento a raffigurare le strade di Montmartre.

lotto 7

Un pittore che è stato definito “così antico da sembrare modernissimo” è Massimo Campigli, presente in asta con due lotti: “Sul fiume / Il ponte”, un affresco applicato su tela riportato su tavola (cm 89 x 117 Firmato e datato in basso a destra) (lotto 8, stima 38.000 – 45.000 euro) e “Passeggiata sulla scalinata”, un delizioso olio su tela di cm 54,2 x 81 (lotto 9, firmato e datato in basso a destra, stimato 28.000 – 32.000 euro).

lotto 9

La modalità attraverso la quale Manlio Rho, autore “Composizione 303 B”- Olio su tela, cm 79 x 63 – (lotto 10, stima 35.000 – 45.000 euro), giunge a definire la chiarezza e l’equilibrio della composizione non è basato sulla sola regola geometrica, ma anche sullo studio dei capolavori del passato, della pittura dei maestri dell’Astrattismo europeo ed anche sulla pratica delle arti applicate, in primo luogo il disegno per tessuto.

Di lui Mario Radice  ha detto: “I suoi dipinti più importanti rispecchiano l’attimo felice, il primo istante in tutto ciò che era caotico appare ad un tratto ordinato, ciò che era fuligginoso diventa limpido e netto, ciò che era torbido, confuso ed intricato si manifesta per la prima volta nitido, chiaro, semplice e sereno pur lasciando intendere come era nello stadio precedente, durante la gestazione (…). Tale armonia non appare fine a sé stessa (…), appare il più importante mezzo di comunicazione fra l’autore e lo spettatore”.

lotto 10

La ricerca pittorica di Carla Accardi è caratterizzata da una piena adesione ad un astrattismo che si avvicina molto al concretismo. Sulla tela vengono portate forme, linee e colori volutamente ridotti all’essenziale e disposti secondo uno schema geometrico totalmente scevro da significati allegorici. Ne è testimone l’ipnotica tempera alla caseina su tela del 1964 di cm 54 x 73,  intitolata “Arancio verde”  (lotto 19, stima 24.000 – 32.000 euro).

lotto 19

Altri lotti da menzionare sono una splendida “Cariatide” del 1945 circa in ceramica smaltata, di Leonardo Leoncillo, (lotto 11, stima € 18.000 – 22.000) proveniente dalla collezione Umberto Carpi de Resmini, una delicata quanto grande matita su carta, cm 53 x 41 di Amedeo Modigliani intitolato “La Marseillaise” (lotto 17, Stima € 50.000 – 70.000) e una raffinata ceramica smaltata in policromia (cm 35 x 29,5) di Pablo Picasso dal vezzoso titolo di “Bouquet”, (lotto 16, stima 6.000 – 8.000 euro), scelta come copertina del catalogo.

lotto 16

ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
ASTA 494 | 20 dicembre 2023

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