Arcipelago Sandretto. Come scrive la sua deus ex machina, Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, “il programma del 2024 è un calendario fitto di date ma è forse ancor più una mappa. È un invito a mettersi in viaggio, seguendo le rotte invisibili che ci avvicinano a un dipinto, un’installazione, un suono. È un invito a valicare confini veri o mentali, quelli tra regioni e paesi ma anche tra pensieri, convinzioni e certezze. L’arte contemporanea è uno straordinario veicolo per questo tipo di spedizioni”. Vediamolo assieme.
Il 19 febbraio, inaugurerà a Madrid la personale di Precious Okoyomon, promossa dalla Fundación Sandretto Re Rebaudengo Madrid. L’artista e poeta, di origine nigeriana-americana, edificherà un giardino dentro un giardino, portando le sue sculture intessute di vegetazioni rigogliose nel Parco El Retiro. Questo luogo storico, di fondazione seicentesca, si aggiunge ai luoghi speciali che ci hanno ospitato negli scorsi anni nella capitale spagnola: la Real Academia de Bellas Artes de San Fernando e la Biblioteca dell’Ateneo.
Sull’Isola di San Giacomo, in mezzo alla Laguna di Venezia, il 18 aprile si svolgerà la performance di Eun-Me Ahn, artista, danzatrice e coreografa coreana. In occasione delle giornate di apertura della Biennale, torneremo dunque sull’isola, nella sede in restauro che ci auguriamo di inaugurare nel 2025, per seguire le coreografie dell’artista, sospese tra gioia e gravità, discordanze e riti sciamanici. Nel corso dell’anno, il Parco d’arte Sandretto Re Rebaudengo sulla Collina di San Licerio, a Guarene si arricchirà di una nuova opera che andrà a inserirsi tra le dodici grandi sculture posizionate qui nel 2019. Commissionata dalla Fondazione, l’opera a cui sta lavorando l’artista statunitense Tauba Auerbach è un’installazione ottica, concepita per catturate lo sguardo e portare in luce i meccanismi della percezione e la poeticità del linguaggio visivo. Sempre a Guarene, da maggio a novembre, si svolgerà la programmazione di Palazzo Re Rebaudengo, in particolare con l’appuntamento annuale della mostra conclusiva dello Young Curators Residency Programme che nel 2024 giunge alla sua diciottesima edizione.In Fondazione a Torino, la primavera dà inizio a una stagione espositiva posta sotto l’insegna della narrazione, sviluppata nelle storie che gli artisti e le artiste ci raccontano, utilizzando la superficie di una tela o di uno schermo. Nelle sale espositive della sede torinese, inaugurano il 19 marzo quattro mostre, offrendo una coralità di sguardi, di temi e posture.
Con Je Vous Aime, l’artista italiano, performer e attivista sordo Diana Anselmo presenta un’installazione nata da una ricerca negli archivi del pre-cinema, che ricostruisce il lungo percorso del riconoscimento delle lingue dei segni in tutta Europa. Nella sala di Danielle McKinney, la pittura è una chiave che ci conduce nella dimensione del silenzio, della spiritualità e del sogno, evocati in una sequenza di ritratti intimi di figure femminili solitarie. Nei dipinti dell’irakeno Mohammed Sami, raccolti sotto il titolo Isthmus, la presenza umana scompare ma permane sulla tela in forma di traccia e di memoria struggente. La pittura entra nella sfera del cinema con il film di The Otolith Group, il collettivo fondato nel 2002 da Kodwo Eshun e Anjalika Sagar, che opera con i mezzi del video, della curatela, della scrittura. Dedicato a Lynette Yadom-Boakye, What the Owl Knows è un documentario poetico che esplora e fa emergere la concretezza dell’attività del dipingere, con i suoi gesti, movimenti, ritmi e persino suoni. Il 20 giugno, sarà presentata l’installazione immersiva dell’artista italo-senegalese Binta Diaw, una committenza della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo in collaborazione con Associazione Genesi. Il progetto affronta il tema della migrazione, entrando nel cuore della sua storia tra Africa ed Europa. La programmazione 2024 si completerà in novembre, durante il mese torinese dell’arte contemporanea, con le tre mostre personali di Klara Hosnedlova, Stefanie Heinze e Bekhbaatar Enkhtur, giovane artista nato in Mongolia, vincitore del Premio illy Present Future 2023. La collezione Sandretto Re Rebaudengo, continua intanto il suo viaggio nei musei e nelle istituzioni internazionali, approdando a settembre al Consorci Museus di Valencia, in Spagna.