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Le cinque mostre più belle del 2023 nelle nostre recensioni

Johannes Vermeer, Girl with a Pearl Earring (1664–67). Collection of the Mauritshuis, The Hague. Bequest of Arnoldus Andries des Tombe, The Hague

Abbiamo selezionato cinque tra le migliori mostre del 2023 secondo la redazione di ArtsLife e per chi se le fosse perse (alcune sono ancora aperte per qualche settimana), vi proponiamo i nostri articoli per riviverle attraverso i nostri occhi, le nostre parole e tante immagini

 

1. VERMEER
RIJKSMUSEUM, AMSTERDAM (10 febbraio – 4 giugno 2023)

Si è conclusa nel giugno 2023 la grande mostra che il Rijksmuseum di Amsterdam ha dedicato a Johannes Vermeer. Per il museo olandese è stata addirittura “la più riuscita nella sua storia”, con 650.000 visitatori provenienti da 113 paesi durante le sue 16 settimane di esposizione. Del resto i prodromi c’erano tutti. La mostra comprendeva infatti 28 opere di Vermeer (sulle 37 realizzate), rendendola la più vasta e completa mostra mai dedicata al pittore. Un’occasione inedita (e probabilmente irripetibile) per vedere nello stesso contesto così tanti suoi dipinti. Compresi quelli più celebri come La lattaia e La ragazza con l’orecchino di perla (che in primavera ha però fatto anzitempo ritorno al Mauritshuis dell’Aia). 7 di questi, tra l’altro, non erano mai stati in Olanda. Leggi l’articolo >>>

Johannes Vermeer, The Milkmaid (1658–59). Collection of the Rijksmuseum, Amsterdam. Purchased with the support of the Vereniging Rembrandt.
Johannes Vermeer, The Milkmaid (1658–59). Collection of the Rijksmuseum, Amsterdam. Purchased with the support of the Vereniging Rembrandt.

2. ROTHKO
FONDATION LOUIS VUITTON, PARIGI (fino al 2 aprile 2024)

La grande retrospettiva dedicata a Mark Rothko (1903-1970) alla Fondation Louis Vuitton a Parigi, la prima dopo quella del Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris del 1999, è aperta ancora fino al 2 aprile 2024.  Nel percorso espositivo circa 115 opere provenienti da importanti collezioni istituzionali e private internazionali, tra cui la National Gallery of Art di Washington, la famiglia dell’artista e la Tate Gallery di Londra. Distribuita in tutta la Fondazione, la mostra segue un itinerario cronologico, ripercorrendo l’intera carriera dell’artista, dai suoi primi dipinti figurativi all’astrazione. Leggi qui un approfondimento >>>  e qui un articolo con tutte le foto >>>

Left to right : Mark Rothko No. 13 (White, Red on Yellow), 1958 No. 9 / No. 5 / No. 18, 1952 Green on Blue (Earth-Green and White), 1956 Untitled, 1955. Vue d’installation de l’exposition Mark Rothko, galerie 4, niveau 0, salle Les années 1950, exposition présentée du 18 octobre 2023 au 2 avril 2024 à la Fondation Louis Vuitton, Paris. © 1998 Kate Rothko Prizel & Christopher Rothko – Adagp, Paris, 2023

3. PHILIP GUSTON 
TATE MODERN, LONDRA (fino al 25 febbraio 2024)

“Philip Guston” (1913-1980) alla Tate Modern di Londra è la prima grande retrospettiva dedicata all’artista nel Regno Unito dopo quasi 20 anni e prosegue ancora fino al 25 febbraio 2024. Porta nelle sale del museo oltre 100 opere, tra dipinti e disegni, che coprono i cinquant’anni di ricerca dell’artista. La mostra è organizzata dalla Tate Modern, dal Museum of Fine Arts di Boston, dalla National Gallery of Art di Washington e dal Museum of Fine Arts di Houston. Per oltre 50 anni Guston ha realizzato dipinti e disegni che catturavano il mondo ansioso e turbolento di cui era testimone. Era un artista complesso che traeva ispirazione dal mondo da incubo che lo circondava per creare immagini nuove e sorprendenti. La mostra esplora il modo in cui i suoi dipinti sono riusciti a creare un ponte tra il personale e il politico, l’astratto e il figurativo, l’umoristico e il tragico. Leggi l’articolo >>>

Exhibition view della mostra “Philip Guston”, Tate Modern, Londra, 5 ottobre 2023 – 25 febbraio 2024. Ph. Larina Fernandes. Courtesy Tate

 

4. VAN GOGH À AUVERS-SUR-OISE. LES DERNIERS MOIS
VAN GOGH MUSEUM, AMSTERDAM (12 maggio – 3 settembre 2023)
MUSÉE D’ORSAY, PARIGI (3 ottobre 2023 – 4 febbraio 2024)

Secondo doversi critici, il 2023 è stato l’anno migliore per le mostre di Van Gogh da decenni, con una serie di mostre organizzate per celebrare il 170 anniversario della nascita dell’artista. Tra le più importanti  vi è indubbiamente “Van Gogh in Auvers-sur-Oise: His Final Months” La mostra è stata esposta prima al Van Gogh Museum di Amsterdam fino al 3 settembre e dal mese successivo al Musée d’Orsay a Parigi. È dedicata alle opere realizzate da Vincent van Gogh negli ultimi due mesi della sua vita a Auvers-sur-Oise, vicino a Parigi, dove l’artista, più prolifico che mai, riversò tutte le sue ultime energie nella sua arte. La mostra è il punto di arrivo di anni di ricerche su questa fase cruciale della vita dell’artista. Nessuna mostra era stata ancora dedicata esclusivamente a questo ultimo periodo della sua carriera, anche se ad Auvers l’artista ha realizzato 73 dipinti e 33 disegni, tra cui capolavori iconici come Le Docteur Paul Gachet, L’église d’Auvers-sur-Oise e Champ de blé aux corbeaux Leggi l’articolo >>>
Tra le altre citiamo “I Cipressi di Van Gogh” al Metropolitan Museum of Art di New York, che si è concentrata sul periodo trascorso dall’artista in Provenza, dove visse prima di partire per Auvers (articolo qui) e “Van Gogh lungo la Senna”, che presenta paesaggi realizzati durante il periodo parigino, esposta all’Art Institute of Chicago per poi proseguire ad Amsterdam (fino al 14 gennaio 2024)

Vincent Van Gogh, Champ de blé aux corbeaux, juillet 1890, Van Gogh Museum, Amsterdam © Van Gogh Museum, Amsterdam (Vincent van Gogh Foundation)

 

5. MANET/DEGAS
MUSÉE D’ORSAY, PARIGI (28 marzo – 23 luglio 2023)
METROPOLITAN MUSEUM OF ART, NEW YORK (24 settembre 2023 – 7 gennaio 2024)

Questa mostra esamina uno dei dialoghi artistici più significativi della storia dell’arte moderna: il rapporto stretto e talvolta tumultuoso tra Édouard Manet e Edgar Degas. Nati a soli due anni di distanza, Manet (1832–1883) e Degas (1834–1917) furono amici, rivali e, a volte, antagonisti che lavorarono per definire la pittura moderna in Francia. Esaminando le loro carriere in parallelo e presentando il loro lavoro fianco a fianco, questa mostra indaga come i loro obiettivi e approcci artistici si sovrapponessero e divergessero. Attraverso più di 160 dipinti e opere su carta, Manet/Degas dà uno sguardo nuovo alle interazioni di questi due artisti nel contesto delle relazioni familiari, delle amicizie e dei circoli intellettuali che hanno influenzato le loro scelte artistiche e professionali, approfondendo la nostra comprensione di un momento chiave della pittura francese dell’Ottocento. Leggi l’articolo >>>

Edouard Manet
Le balcon, entre 1868 et 1869
Musée d’Orsay
Legs Gustave Caillebotte, 1894
© Musée d’Orsay, Dist. RMN-Grand Palais / Patrice Schmidt

 

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