….in the making of portraits Scipione is held marvelous by all”
Raffaello Borghini, 1584
Un ritratto di una giovane nobildonna romana della mano di Scipione Pulzone arriva in asta da Sotheby’s a New York il 1° febbraio
«Questo ritratto squisitamente raffinato ed elegante di una bellissima giovane nobildonna romana risale al 1575 circa. Il naturalismo della sua somiglianza così come i notevoli dettagli del suo costume e dei lineamenti del viso sono tutti tratti distintivi della mano di Scipione Pulzone, il principale ritrattista a Roma in gli ultimi decenni del Cinquecento- annunciano da Sotheby’s nella scheda critica in catalogo -Ricercato da molte delle famiglie più eminenti d’Italia, Pulzone dipinse ritratti di papi, cardinali, duchi, nobili e molte delle donne più belle dell’epoca, come testimonia questo esempio meravigliosamente conservato». Nato a Gaeta, fu ampiamente attivo durante la sua carriera di successo a Roma, dove entrò all’Accademia di San Luca nel 1567. Oltre alle commissioni ecclesiastiche, Pulzone si specializzò come pittore di ritratti ed evitò le popolari tendenze manieriste in favore di un ritorno al naturalismo sostenuto da artisti di generazioni prima, tra cui Raffaello e Tiziano, e assorbì anche lo stile ritrattistico emergente dalla corte asburgica con pittori come Anthonis Mor. I suoi modelli includevano personaggi del calibro dei Papi Pio V e Gregorio XIII, i cardinali Alessandro Farnese e Giovanni Ricci, figure aristocratiche tra cui Ferdinando I de’ Medici, Granduca di Toscana, Giovanna d’Austria, Cristina di Lorena e Maria de’ Medici, tra molti altri.
Nel ritratto in asta l’abbigliamento e la presenza della modella la identificano come una donna di alto rango sociale, e tra le varie possibilità avanzate riguardo alla sua possibile identità ci sono quelle di Lavinia della Rovere e Vittoria Accoramboni, «forse le più convincenti» proseguono dalla maison.
In questo ritratto, una fonte di luce chiara e naturale illumina una giovane modella su uno sfondo scuro, ritratta con accattivanti occhi color nocciola, un debole sorriso, una certa morbidezza di lineamenti delicati, una pelle pallida e cremosa, guance imbellettate e labbra color corallo, ulteriormente completate dalle intricate pieghe della sua sottile gorgiera realizzata in pizzo reticella italiano.
È riccamente abbigliata con un corsetto di velluto cremisi con maniche prominenti ricamate con fili d’oro e d’argento sopra un abito di seta avorio. Il suo corsetto è bordato con bottoni di perle luminescenti la cui base aggiunta di filo d’oro conferisce loro una forma naturalistica a ghianda. In cima ai suoi capelli castano chiaro e dorato, che le incorniciano il viso con morbidi riccioli, c’è un intricato copricapo smaltato e ingioiellato, vicino al quale poggia un pennacchio di margherite e piume mentre altri fiori sono intrecciati nelle sottili trecce nella parte posteriore della sua testa. Secondo Aileen Ribeiro, la modella sembra vestita con un costume in stile spagnolo che era popolare intorno al 1575, l’influenza spagnola particolarmente visibile negli spacchi sulle maniche per rivelare il suo corpetto più leggero sotto.
La paternità di Scipione di questo ritratto è stata confermata da diversi studiosi, tra cui il dottor Antonio Vannugli e la dottoressa Barbara Furlotti. Da Sotheby’s concludono: «Sebbene l’identità della bellissima giovane donna rimanga un intrigante punto di discussione,13 questo ritratto eccezionalmente ben conservato funge da testimonianza della notevole abilità di uno dei più grandi ritrattisti italiani della sua epoca».