Il 2023 si chiude con un ottimo risultato per la Collezione Peggy Guggenheim di Venezia che registra oltre 378mila presenze durante i 315 giorni di attività, con una media giornaliera di 1.200 ospiti, chiudendo così l’anno pressoché in pari con il 2022. A questa eccezionale cifra si aggiungono oltre 5mila persone che hanno visitato la collezione in occasione di inaugurazioni, eventi istituzionali, corporate e privati, e oltre 10.000 partecipanti a Public Programs, Kids Day, programmi di accessibilità, visite legate al progetto A scuola di Guggenheim.
«Siamo assolutamente soddisfatti dei risultati ottenuti in questo 2023 che si è appena concluso», afferma la direttrice Karole P. B. Vail. «In un anno che ha visto Venezia ospitare la Biennale di Architettura, nonché importanti rassegne d’arte organizzate dalle varie istituzioni cittadine, il nostro museo ha registrato un eccellente numero di visitatori, che è andato oltre le aspettative. Siamo entusiasti di come critica e pubblico abbiano accolto l’omaggio dedicato allo spazialista veneziano Edmondo Bacci (potete legger ala nostra recensione qui), e ora la mostra che vede protagonista Marcel Duchamp, osannata dalla stampa e amata dai nostri visitatori. Siamo oggi già al lavoro sul programma espositivo dell’anno, che vedrà Jean Cocteau e Marina Apollonio al centro di due grandi monografiche in apertura rispettivamente ad aprile e ottobre, e naturalmente non mancheranno attività collaterali gratuite, Public Programs, e progetti di accessibilità e inclusività, per ogni tipo di pubblico e per i nostri soci».
E se la mostra “Marcel Duchamp e la seduzione della copia“, che rimarrà aperta fino al 18 marzo, ha già registrato dalla sua apertura il 14 ottobre quasi 90mila presenze, c’è già grande attesa per la prima retrospettiva mai realizzata in Italia dedicata a Jean Cocteau, “Jean Cocteau. La rivincita del giocoliere“, in apertura il 13 aprile. Con oltre centocinquanta opere, tra disegni, lavori grafici, gioielli, arazzi, documenti storici, libri, riviste, fotografie, documentari, la mostra getta luce sull’ecletticità che sempre caratterizzò il linguaggio artistico di Cocteau, tracciando così lo sviluppo dell’estetica, unica e personalissima dell’enfant terrible della scena artistica francese, ripercorrendone i momenti salienti della tumultuosa carriera artistica, nonché l’amicizia che lo legò a Peggy Guggenheim. Fu proprio con una mostra di disegni di Cocteau, suggerita da Marcel Duchamp, che Guggenheim iniziò la sua carriera artistica nella galleria londinese Guggenheim Jeune, nel 1938. Seguirà in autunno un omaggio a Marina Apollonio, “Marina Apollonio. Oltre il cerchio“, prima personale dedicata a una delle protagoniste più importanti del movimento ottico-cinetico internazionale, sostenuta e collezionata dalla mecenate americana nel corso degli anni ’60.