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Art-Rite. Il report delle attività del 2023

CARLA ACCARDI (1924 – 2014)
SEGNI MISTI, 1983
Vinilico su tela, 140 x 95 cm
Firmato e datato in basso a destra. Firma e data al retro
Stima: € 80.000,00 – € 120.000,00. Aggiudicazione: € 187.500,00
Asta n. 66 – Arte Moderna e Contemporanea – 20 giugno 2023

A livello internazionale, per il mercato dell’arte, il 2023 è stato un anno che possiamo definire positivo, nonostante le parole più utilizzate per descriverlo nella maggior parte delle riflessioni degli esperti del settore siano state “decrescita” e “normalizzazione”. E per l’Italia?

Certo, dopo il 2022 dei record, sembrava inevitabile una “correzione“. Così il 2023 è stato caratterizzato da un fisiologico calo del fatturato a livello mondiale (che rispetto all’anno precedente si è fondamentalmente dimezzato), prezzo da pagare anche per via dell’instabilità globale che ha caratterizzato l’anno con la nuova guerra a Gaza, quella in Ucraina che sembra non aver mai fine e le conseguenti inflazione, recessione e instabilità generale (leggi qui un approfondimento su i punti chiave del mercato dell’arte nel 2023).
Per quel che riguarda il Bel Paese, abbiamo interpellato le principali case d’aste, sparse da nord a sud. Sono una quindicina. Di queste, dieci hanno visto un incremento del fatturato. Alcune lieve, altre più importante. Altre ancora hanno invece riscontrato un leggero calo o risultati stabili. Ma tendenzialmente possiamo parlare di risultati in linea con il 2022: i totali delle maison prese in considerazione nel 2023 hanno infatti portato a un turnover di oltre 360 milioni (compresi i due avamposti italiani di Christie’s e Sotheby’s), scattando una fotografia molto simile a quella del 2022¹.
Scongiurati dunque, sulle piazze italiane, i temuti danni dovuti all’allarmante scenario economico e politico internazionale che citavamo poco sopra. Tra le caratteristiche emerse dai commenti rilasciati dai responsabili delle case d’asta si nota una sorta di “rivincita degli old master“, per cui i dipartimenti dell’antico hanno visto ottime performance e alcuni prezzi elevati. Forte anche l’attenzione alle opere d’arte di artiste donne. Si è notato anche un ritorno di interesse nei confronti dell’arte figurativa di ‘800 e ‘900. Poi ovviamente hanno continuato a portare risultati ottimi (a volte trainanti) i dipartimenti relativi al Luxury, principalmente gioielli e orologi (con l’apertura in qualche caso di dipartimenti ad hoc), il Design e gli autori storicizzati del Novecento, che non sembrano subire le fluttuazioni di mercato.
 le case d’asta interpellate nel 2023 non sono state esattamente le stesse, qui quelle del 2022. Ma sono simili per numero, importanza e fatturato)

Vediamo nel dettaglio come sono andate le singole realtà. Ecco il 2023 di Art-Rite

– Qual è stato il fatturato totale del 2023? 
Il 2023 ha messo in luce risultati incoraggianti come testimoniato dal totale di oltre 2,2 milioni di euro rappresentante un incremento di ben l’84% rispetto allo scorso anno. Sono aumentati i volumi di vendita, ma anche le attività in trattativa privata hanno subìto un incremento notevole: oltre 2,1 milioni di euro nel 2023, contro i 700 mila euro del 2022. Una crescita delle vendite che è diretta conseguenza di una maggiore attrattività nella fase di raccolta, sviluppo certamente dovuto anche all’implementazione del servizio di art lending Art-Kredit che ha reso il nostro brand più conosciuto e riconoscibile.

Art-Rite Auction House ASTE
Aggiudicato anno 2023: oltre € 2,2 milioni
Aggiudicato anno 2022: circa € 1,2 milioni
Var. % 2023/2022: + 84%

Art-Rite Auction House TRATTATIVE PRIVATE
2023: oltre € 2,1 milioni
2022: oltre € 0,7 milioni
Var. % 2023/2022: +197%

– Quali sono stati i primi tre top price?
“Segni misti” di Carla Accardi esitata a € 187.500 (diritti inclusi) in occasione dell’asta di Arte Moderna e Contemporanea del 20 giugno 2023. “Ottobre” e “Il porto” di Salvo rispettivamente a € 95.000 (diritti inclusi) e € 43.750 (diritti inclusi) nell’asta del 19 dicembre 2023. Sempre in occasione dell’ultima asta di Arte Moderna e Contemporanea segnaliamo la vendita del lavoro di Pierre Alechinsky a €80.000 (diritti inclusi), delle opere di Fillìa – “Autoritratto” e “Figura” a €40.000 (diritti inclusi) e € 35.000 (diritti inclusi) – del “Ritratto del pittore Funi” di Alberto Savinio a € 40.000 (diritti inclusi) e dell’opera di Osvaldo Licini “Fiore fantastico” esitata a € 32.500 (diritti inclusi).

SALVO (1947 – 2015)
OTTOBRE, 1999
Olio su tela, 35 x 40 cm
Firma e titolo al retro. Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia a cura dell’Archivio Salvo, Torino
Stima: € 50.000,00 – € 70.000,00. Aggiudicazione: € 95.000,00
Asta n. 77 – Arte Moderna e Contemporanea – 19 dicembre 2023
PIERRE ALECHINSKY (1927)
DANAÏDES FOLIES, 1974
Acrilico su carta intelata, 99 x 154 cm
Firmato in basso a sinistra. Firma, data e titolo al retro
Stima: € 70.000,00 – € 110.000,00. Aggiudicazione: € 80.000,00
Asta n. 77 – Arte Moderna e Contemporanea – 19 dicembre 2023

– C’è un dipartimento in particolare che ha riscontrato risultati significativi?
Il dipartimento di maggior rilievo continua ad essere rappresentato dall’Arte Moderna e Contemporanea con cui si sono totalizzati circa 1,8 milioni di euro (diritti inclusi), quasi il doppio rispetto al medesimo periodo dello scorso anno.

– Avete notato dei trend particolari (settore, collezionisti…)?
Il settore per cui si continuano a riscontrare i risultati più significativi è quello dell’Arte Moderna e Contemporanea a riprova di come l’interesse per quegli autori e ricerche storicizzate non sembri manifestare segnali di rallentamento. L’ultra-contemporaneo continua a rappresentare per noi una risorsa importante sia in termini economici che di capacità distintiva e di possibilità di ricezione di una clientela nuova, più̀ giovane e maggiormente indirizzata all’acquisto di quegli artisti capaci di farsi interpreti chiave della realtà di oggi. Anche il dipartimento di Numismatica continua a mantenere un trend positivo come testimoniato dal totale di circa 250 mila euro ottenuto in occasione dei tre appuntamenti presentati.

-Anticipazioni per il 2024
Il 2023 è stato l’anno in cui gettare le basi per il futuro più prossimo e le prospettive di crescita sono numerose. La volontà è quella di ampliare i dipartimenti, di lavorare in costante e maggiore integrazione con il gruppo bancario e di introdurre tutte le azioni necessarie per far crescere il servizio Art-Kredit. Nel 2024, sarà inoltre aperto il nuovo dipartimento di Filatelia, cui potranno seguire, nel secondo semestre, quelli di Vini e Distillati e di Fashion Vintage.

 

www.art-rite.it

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