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König Galerie apre una sede a Città del Messico: sarà nella casa della direttrice

Photo courtesy of Santiago Grieve Torres/König Galerie La sede di König Galerie a Città del Messico, vista dall'alto. Photo courtesy of Santiago Grieve Torres/König Galerie
Photo courtesy of Santiago Grieve Torres/König Galerie
La sede di König Galerie a Città del Messico, vista dall’alto. Photo courtesy of Santiago Grieve Torres/König Galerie

A febbraio König Galerie aprirà una galleria a Città del Messico, la prima oltreoceano, dopo le sedi già avviate a Berlino e Seul. L’obiettivo è allacciare un contatto diretto con gli artisti locali e approfondire tutto l’universo latino.

La tendenza parla chiaro: molti artisti e collezionisti si stanno trasferendo dall’Europa, dagli Stati Uniti e dal Canada verso Città del Messico, attratti dagli affitti bassi e dal vivace panorama culinario e musicale della città. Difficile prevedere quel che sarà, ma se l’appeal della città dovesse continuare a crescere non è escluso che Città del Messico possa rivelarsi come la New York negli anni ’80 o la Berlino negli anni ’90. E se così dovesse essere, bisogna muoversi in anticipo.

Lo ha fatto König Galerie, che il 5 febbraio 2024 aprirà una sede nel vivace quartiere artistico di La Condesa. A dirigere lo spazio sarà Corina Krawinkel, collezionista di lunga data e partner di Johann König in questa nuova iniziativa. L’obiettivo è scoprire e promuovere gli artisti locali, non solo espatriati americani ed europei, e porli in dialogo con i colleghi europei e asiatici che König segue da tempo.

Lo testimonia la prima mostra in programma, Surreal Surroundings (dal 6 febbraio all’8 marzo), che vede il debutto di due giovani artisti con sede a Città del Messico, i cui nomi Krawinkel tiene per ora nascosti. L’esposizione è dedicata all’impatto che il surrealismo ebbe sul Messico negli anni ’30 e ’40, grazie ad artisti come Leonora Carrington, Remedios Varo, Wolfgang Paalen e Alice Rahon, che si aggiunsero ai già presenti Frida Kahlo, Lola Alvarez Bravo e Gunther Gerzso.

Tra gli aspetti più particolari dell’iniziativa vi è poi un aspetto che alle nostre latitudini suona strano, ma che a Città del Messico pare piuttosto diffuso: la sede della galleria coincide con l’abitazione di Krawinkel. Lasciata la Germania nell’aprile 2023, la neodirettrice ha acquistato la casa a La Condesa e vi si è trasferita dopo una ristrutturazione di due mesi. Ora a distanza di due anni l’abitazione assume una nuova forma, la stessa che condividono altri spazi della zona. Non una casa-museo, ma una casa-galleria che funga da luogo di esposizione ma anche di confronto, uno spazio dove incontrarsi e condividere la passione per l’arte.

Tale prossimità, addirittura coincidenza tra casa e lavoro consentirà a Krawinkel, almeno nelle intenzioni, di organizzare una nuova mostra ogni quattro-sei settimane, sfruttando sia lo spazio del garage che quello del salotto per fare ruotare due mostre alla volta.

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