Il CEO di Phillips Stephen Brooks, con un passato anche da Christie’s, si è dimesso. Il dirigente aveva assunto l’incarico due anni e mezzo fa con l’obiettivo di espandere la casa d’aste sul mercato globale.
Le dimissioni di Brooks arrivano dopo un anno difficile per Phillips, che ha visto diminuire i suoi guadagni del 15%. Ma ufficialmente le dimissioni del dirigente arrivano per motivi personali. A sostituirlo momentaneamente sarà Ed Dolman, già CEO di Phillips dal 2014 al 2021, che fino a poco fa supervisionava il consiglio di amministrazione della casa con sede a Londra.
Brooks era succeduto proprio a Dolman nell’aprile 2021, prendendo le redine di una delle cade d’asta più importante al mondo (insieme a Christie’s e Sotheby’s), con sedi a New York, Londra e Hong Kong. Al tempo Phillips non andava affatto male, tanto che sotto la gestione Dolman aveva quasi triplicato il suo giro d’affari. Fare meglio non era facile, ma la pandemia e la guerra in Ucraina poi hanno minato fortemente i piani espansionistici di Brooks.
Nonostante questo, tolto il 2023 (che comunque doveva avere a che fare con un 2022 eccezionale), il biennio di Brooks è stato un successo. Sotto la sua gestione la maison ha registrato la vendita record di 1,3 miliardi di dollari nel 2022, con un aumento dell’8% rispetto ai 1,2 miliardi di dollari dell’anno precedente, a sua volta più alta del 32% rispetto al 2019. Inoltre in due anni Phillips ha aumentato notevolmente la sua presenza in Asia, con l’apertura di una nuova sede a West Kowloon (Hong Kong).