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Studio d’Arte Martini. Il report delle attività del 2023

Lotto 24 Josef Albers 1888 - 1976 Pale Blue Facade, 1947 Olio su carta su masonite, cm. 43,5 x 60,3 STIMA € 100.000 - 150.000 BASE D’ASTA € 100.000
Josef Albers

A livello internazionale, per il mercato dell’arte, il 2023 è stato un anno che possiamo definire positivo, nonostante le parole più utilizzate per descriverlo nella maggior parte delle riflessioni degli esperti del settore siano state “decrescita” e “normalizzazione”. E per l’Italia?

Certo, dopo il 2022 dei record, sembrava inevitabile una “correzione“. Così il 2023 è stato caratterizzato da un fisiologico calo del fatturato a livello mondiale (che rispetto all’anno precedente si è fondamentalmente dimezzato), prezzo da pagare anche per via dell’instabilità globale che ha caratterizzato l’anno con la nuova guerra a Gaza, quella in Ucraina che sembra non aver mai fine e le conseguenti inflazione, recessione e instabilità generale (leggi qui un approfondimento su i punti chiave del mercato dell’arte nel 2023).
Per quel che riguarda il Bel Paese, abbiamo interpellato le principali case d’aste, sparse da nord a sud. Sono una quindicina. Di queste, dieci hanno visto un incremento del fatturato. Alcune lieve, altre più importante. Altre ancora hanno invece riscontrato un leggero calo o risultati stabili. Ma tendenzialmente possiamo parlare di risultati in linea con il 2022: i totali delle maison prese in considerazione nel 2023 hanno infatti portato a un turnover di oltre 360 milioni (compresi i due avamposti italiani di Christie’s e Sotheby’s), scattando una fotografia molto simile a quella del 2022¹.
Scongiurati dunque, sulle piazze italiane, i temuti danni dovuti all’allarmante scenario economico e politico internazionale che citavamo poco sopra. Tra le caratteristiche emerse dai commenti rilasciati dai responsabili delle case d’asta si nota una sorta di “rivincita degli old master“, per cui i dipartimenti dell’antico hanno visto ottime performance e alcuni prezzi elevati. Forte anche l’attenzione alle opere d’arte di artiste donne. Si è notato anche un ritorno di interesse nei confronti dell’arte figurativa di ‘800 e ‘900. Poi ovviamente hanno continuato a portare risultati ottimi (a volte trainanti) i dipartimenti relativi al Luxury, principalmente gioielli e orologi (con l’apertura in qualche caso di dipartimenti ad hoc), il Design e gli autori storicizzati del Novecento, che non sembrano subire le fluttuazioni di mercato.

 le case d’asta interpellate nel 2023 non sono state esattamente le stesse, qui quelle del 2022. Ma sono simili per numero, importanza e fatturato)

Vediamo nel dettaglio come sono andate le singole realtà. Ecco il 2023 di  Studio d’Arte Martini

– Qual è stato il fatturato totale del 2023? Un breve commento sull’andamento del 2023 con i momenti salienti

Il fatturato totale del 2023 è stato di 7.050.000 euro, in crescita sui 6.656.000 del 2022. Mentre il primo semestre del 2023, sulla scia dell’anno precedente, è stato caratterizzato dall’entusiasmo e dal dinamismo a cui eravamo abituati negli ultimi anni, il secondo semestre 2023 ha riscontrato un raffreddamento dell’euforia a cui eravamo abituati. La situazione geopolitica ed economica mondiale non ha di certo aiutato. Con l’eccezione di alcuni artisti, quasi sempre nell’orbita di un mercato internazionale, i prezzi di aggiudicazione sono sempre rimasti nel range delle stime, senza particolari sorprese.

– Quali sono stati i top price?

Josef Albers
Pale Blue Facade, 1947
Olio su carta su masonite, cm. 43,5 x 60,3
STIMA: 100.000 – 150.000 €
AGGIUDICAZIONE: 181.250 €

Ettore Spalletti
Piccolo movimento – 6, 2001
Impasto di colore su centina di legno, installazione di 6 elementi indivisibili,
cm. 150 x 16 x 16 cad.
STIMA: 80.000 – 120.000 €
AGGIUDICAZIONE: 143.750 €

Barbara Kruger
Untitled (Good), 2001
Chromogenic print in cornice d’artista, cm. 216 x 124 x 4,5
“Barbara Kruger” stampato su etichetta Monika Sprüth Galerie sul retro. Edizione di 10
STIMA: 100.000 – 120.000 €
AGGIUDICAZIONE: 137.500 €

Salvo
La città, 2010
Olio su tela, cm. 70 x 90,5
Firmato e datato sul retro
Dedica dell’artista sul retro
Autentica dell’artista su fotografia
Certificato di archiviazione a cura dell’Archivio Salvo, Torino n. S2010-66
STIMA: 50.000 – 60.000 €
AGGIUDICAZIONE: 137.500 €

Paolo Scheggi
Zone riflesse, 1963
Acrilico rosso su tre tele sovrapposte, cm. 60 x 70 x 5,5
Firmato e datato sul retro
STIMA: 100.000 – 120.000 €
AGGIUDICAZIONE: 122.500 €

Ettore Spalletti
Barbara Kruger

– Quali settori e quali artisti sono in crescita e quali in calo?
Salvo è sicuramente il protagonista del momento. Mentre Boetti, per esempio, ha visto un crollo nelle aggiudicazioni. Quasi un 30-40% in meno rispetto a dicembre 2022. C’è da dire che era salito davvero tanto e quindi ci stà un assestamento dei prezzi. Anche Scheggi è calato molto rispetto a qualche anno fa, qui addirittura arriviamo a un 50-60% in meno. Un buon riscontro lo abbiamo notato su opere di Schneider, Schifano e Krugher.

www.martiniarte.it

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