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Salvo, Boetti, Scheggi: tanti capolavori per l’asta di moderna e contemporanea in arrivo da Studio d’Arte Martini

Veduta dell’esposizione die lotti © Studio d’Arte Martini

Quattrocento opere sono in arrivo all’asta da Studio d’Arte Martini per la vendita n° 58 di arte moderna e contemporanea. Appuntamento a Brescia per il 12 e 13 dicembre

Dopo la vendita di successo della scorsa primavera di arte moderna e contemporanea, Studio d’Arte Martini  torna con nuove proposte del settore per l’usuale appuntamento dicembrino, in calendario per martedì 12 e mercoledì 13. Il catalogo dell’asta numero 58 è già online ed è diviso in due sessioni per un totale di 400 lotti, tra nomi italiani e internazionali. Un’interessante lettura da fare anche per chi fosse a caccia di “tesori” da mettere sotto l’albero di Natale.

Questa vendita potrebbe andare a confermare un incremento di fatturato per la maison bresciana specializzata nelle arti figurative che già nel primo semestre di quest’anno è cresciuto rispetto allo stesso periodo del 2022 e ha visto un forte entusiasmo da parte dei collezionisti.

L’estate scorsa, gli esperti di Studio d’Arte Martini raccontavano: «In questi mesi si è vista una certa voglia di comprare, di trovare il pezzo giusto da mettere in collezione, e questo si è poi riscontrato nell’asta di giugno con risultati ben al di sopra delle aspettative. Dal lato del venditore invece la voglia di vendere è scemata in questo periodo, forse causata dall’inflazione e dai costi di gestione della liquidità. Questo aspetto è stato accentuato dall’aumento dei valori che le opere d’arte hanno avuto negli ultimi mesi, per cui si vedeva nell’opera d’arte un bene rifugio. Per cui la grande richiesta e euforia del compratore è stata accentuata dalla difficoltà di reperire opere di qualità, ma quando queste sono state esitate in asta, hanno fatto prezzi alti».

E per questa vendita in arrivo, come detto, i lotti reperiti sono stati molti, ben 400. Qui ci concentriamo sulla prima sessione che propone 162 opere.

Immancabile Salvo. Freschissimo di record oltre il milione, Salvatore Mangione sembra proprio essere l’uomo del mercato del momento e probabilmente del 2023. Da Martini è presente con ben sette lavori, divisi tra i paesaggi che stanno spopolando su tutte le piazze d’asta internazionali ma anche con le sue iconiche lapidi incise con frasi. Il suo top lot è il bel notturno del 2010 intitolato “La città”, un olio su tela che misura cm. 70 x 90,5 e che proviene da una collezione privata. Stima € 50.000 – 60.000 con base d’asta € 40.000. “La primavera” del 2006 quota poco meno, 40 – 50 mila euro e ha già delle offerte in corso superiori alla base d’aste.

Lotto 68. Salvo (1947 – 2015) La città, 2010. Olio su tela, cm. 70 x 90,5 Firmato e datato sul retro Dedica dell’artista sul retro Autentica dell’artista su fotografia Certificato di archiviazione a cura dell’Archivio Salvo, Torino n. S2010-66 STIMA € 50.000 – 60.000 BASE D’ASTA € 40.000
Lotto 69. Salvo(1947 – 2015). Più tempo in meno spazio, 1972 Lapide in marmo incisa e dipinta, cm. 25 x 36 Firmato e datato sul retro Certificato di archiviazione a cura dell’Archivio Salvo, Torino n. S1972-70 Opera n. 15/20 STIMA € 7.000 – 9.000 BASE D’ASTA € 7.000

Un compagno di “abbuffate” di aggiudicazioni di grande successo di Salvo tra il 2022 e il 2023 è stato (e continua ad esserlo) Alighiero Boetti, che nelle aste italiane non manca mai, soprattutto con i ricami. Da Martini è presente con tre di questi iconici pezzi e con un grande “Aerei” del 1983. Con un posto nel catalogo generale di Electa del 2015 dell’artista, quest’opera a penna biro blu su carta intelata è composta da 3 elementi (cm. 33 x 69,3, cm. 32 x 23 cad.) ed è presentata a una stima di € 120.000 – 140.000 (base d’aste 100 mila). I tre ricami su tessuto  quotano invece € 50.000 – 60.000 l’uno.

Lotto 67 Alighiero Boetti. Aerei – 1983 ca. Penna biro blu su carta intelata, 3 elementi Dimensione cm. 33 x 69,3 (cm. 32 x 23 cad.) Stima € 120.000 – 140.000 Base d’asta € 100.000
Lotto 72 Alighiero Boetti. Verba volant scripta manent – 1984. Ricamo su tessuto, cm. 20,5 x 23. Stima € 50.000 – 60.000 Base d’asta € 40.000

Molto presente negli incanti italiani ed esteri è anche Paolo Scheggi, qui con un’opera degli anni Sessanta, quando lavora con colori puri e sovrapposizioni di tele a creare le sue tipiche “Zone riflesse”. Il pezzo al lotto 52, di un rosso molto acceso e risalente al 1963, stima € 120.000 – 140.000 (Base d’asta € 80.000).

Lotto 52 Paolo Scheggi Zone riflesse, 1963 Acrilico rosso su tre tele sovrapposte, cm. 60 x 70 x 5,5 Firmato e datato sul retro Certificato di archiviazione a cura dell’Associazione Paolo Scheggi, Milano n. APSM069/0013 STIMA € 120.000 – 140.000 BASE D’ASTA € 80.000

Nella rosa dei top lot c’è anche Emilio Isgrò con l’enorme “Dichiaro di non essere Emilio Isgrò” del  1971. Si tratta di ben 7 tele serigrafate in box di legno (cm. 168 x 58 cad). Isgrò è uno dei nostri artisti protagonisti sia della scena artistica nazionale che internazionale e questa sua opera (n. 4/5) è offerta a € 180.000 – 220.000, con base d’asta 80 mila.

Per la scultura (e non solo) uno dei lotti più preziosi è il “Senza titolo” dello scultore uruguaiano, ma molto conosciuto e attivo in Italia, Pablo Atchugarry. In asta si impone con un grande lavoro del 1999 (cm. 141 x 63 x 34) realizzato in marmo di Carrara, con base in marmo nero. Stima € 100.000 – 150.000 con base d’asta 80 mila.

Tra le donne presenti, si segnala Carla Accardi  con un suo classico lavoro “Bianco nero” del  2004, un vinilico su tela, (cm. 60,5 x 80) da € 30.000 – 40.000. Un’altra donna in catalogo, ma questa volta appartenente alle file straniere, è Barbara Kruger artista statunitense conosciuta per le sue installazioni video e audio, fotografia, scultura, architettura e graphic design. Da Martini è presente con un monumentale chromogenic print intitolato “Untitled (Good)” del 2001 (cm. 216 x 124 x 4,5) realizzato in edizione di 10. Molto esposto e pubblicato, è offerto a una stima di € 150.000 – 200.000, con base d’asta € 100.000.

Lotto 80 Emilio Isgrò. Dichiaro di non essere Emilio Isgrò, 1971. 7 tele serigrafate in box di legno, cm. 168 x 58 cad. (interno cm. 135 x 48,5 cad.) Firmato e datato sul retro Etichetta APE Parma M. STIMA € 180.000 – 220.000 BASE D’ASTA € 80.000
Lotto 51 Pablo Atchugarry. Senza titolo, 1999 Scultura in marmo di Carrara, base in marmo nero,
cm. 141 x 63 x 34 (base cm. 8 x 81,5 x 53) Autentica dell’artista su fotografia STIMA € 100.000 – 150.000 BASE D’ASTA € 80.000
Lotto 50 Carla Accardi 1924 – 2014 Bianco nero, 2004 Vinilico su tela, cm. 60,5 x 80 Arch. n. 852A Firmato e datato sul retro Etichetta Miart, Milano 2006 sul retro Autentica dell’artista su fotografia con timbro Studio Accardi, Roma n. 25/06 STIMA € 30.000 – 40.000 BASE D’ASTA € 30.000
Lotto 75 Barbara Kruger 1945 Untitled (Good), 2001 Chromogenic print in cornice d’artista, cm. 216 x 124 x 4,5 STIMA € 150.000 – 200.000 BASE D’ASTA € 100.000

Il catalogo è davvero ricco e le opzioni sono pensate per tutti i portafogli. Oltre alle opere sopracitate sono presenti altri lotti con prezzi over 50 mila euro, ma una gran quantità di opere quota anche tra i 5 mila e i 30 mila euro, davvero per tutti i gusti e tutte le tasche.

 

 

Asta 58
Arte Moderna e Contemporanea

 I CATALOGHI:

Sessione 01
12.12.2023, h 15.00
Lotti 1-162
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Sessione 02
13.12.2023, h 15.00
Lotti 163-400
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