É accaduto di nuovo, ancora, alla Gioconda. Nel 2022 era stato un ragazzo, introdottosi al Louvre travestito da anziana sulla sedia a rotelle, a scagliare una torta contro il celebre dipinto leonardesco. Nel 2009, una donna lanciò una tazza da tè vuota contro il dipinto, graffiando leggermente la protezione. Nel 1956 un uomo boliviano le lanciò contro un sasso, danneggiandole il gomito sinistro. E ancora prima, be’, l’incredibile furto.
Oggi è stata invece una zuppa, lanciata da due manifestanti, a imbrattare il vetro che protegge l’opera. Nessun danno, dunque, solo quel tanto di clamore utile alle due ambientaliste per ottenere l’attenzione.
Cibo sano e sostenibile il grido, l’appello, la protesta che le due hanno rivolto ai visitatori già muniti di telefono e pronti a immortalare la scena. Le manifestanti hanno poi scavalcato la barriera e si sono posizionate di fianco all’opera imbrattata. E da li hanno continuato: “Qual è la cosa più importante? L’arte o il diritto ad un’alimentazione sana e sostenibile? Il nostro sistema agricolo è malato. I nostri agricoltori stanno morendo sul lavoro”.
L’atto, come indica anche lo slogan che una delle due portava sulla maglietta, Riposte Alimentaire, si inserisce nella serie di proteste che gli agricoltori francesi stanno portando avanti in tutto il paese, chiedendo migliori retribuzioni, tasse e regolamentazioni. Rimostranze che il governo sta cercando di arginare in vista delle elezioni del Parlamento europeo, un momento chiave per il futuro di Emmanuel Macron e del suo progetto politico.