La galleria 10 & zero uno, dinamica new entry nel panorama veneziano, anima l’area adiacente ai Giardini in attesa della prossima Biennale ospitando la prima personale dell’artista marchigiano, trapiantato a Milano, Andrea Luzi, classe 1997
L’evocativo titolo Colando dalle stelle oscure, tratto da un racconto di H.P. Lovecraft, introduce fin da subito il fruitore in un’atmosfera straniante carica di vibrazioni tenebrose e metamorfiche creature, una cosmogonia in cui forze latenti si risvegliano e l’uomo guarda dritto nell’abisso, vittima di una vertigine che lo accompagna in una dimensione trascendente.
La pittura di Luzi si caratterizza per alternare ampia gestualità e minuziosi dettagli tenendo insieme lo spirito del writer e del miniaturista, il macrocosmo e il microcosmo in un solo luogo. In occasione di questa mostra l’artista presenta un corpus di opere di diverse dimensioni dalle tinte desaturate e terrose, rappresentando forme tra l’organico e l’inorganico che sembrano alludere a un brodo primordiale in cui si generano, e si disfano, esseri amorfi e un variegato bestiario. L’effetto complessivo è quello di un giudizio universale con comparse di vita primitiva o, probabilmente, aliena risvegliatesi dalle viscere della terra.
Il lavoro di Andrea Luzi si inserisce in un clima culturale che torna a riflettere sul tema del postumano cogliendo suggestioni da varie discipline con uno specifico richiamo al genere weird; le sue opere risvegliano nel visitatore un sentimento di curiosità per l’ignoto, dove terrore e meraviglia si confondono di fronte a un prima e un dopo la storia che collimano nel nulla. Il pensiero impossibile del non-essere, trattato in particolare da Eugene Thacker nel saggio Tra le ceneri di questo pianeta, sembra infatti guidare la mano dell’autore, che spingendosi ai limiti della realtà esplora le “virtù occulte delle cose” e la possibilità di un mondo che semplicemente esiste, senza contemplare la presenza umana. Ecco allora una melma informe gorgogliante che si colloca tra naturale e soprannaturale, presentandosi come un inquieto teatro di creazione, dove ogni ordine costituito viene rinnegato.
Un discorso a parte meritano le soluzioni adottate per le cornici, elementi non certo trascurabili per un artista che lavora sullo sconfinamento tra mondi. Nel caso di L’abominio vacilla, colando dalle stelle oscure (2023) la cornice viene rimpiazzata da un decoro pittorico materico, mentre nell’opera La grandezza del nulla (2023) le tele sono incastonate in un complesso schema, così da infondere l’impressione di un antico mobile intarsiato o di un polittico concepito per l’altare di un edificio religioso di controversa natura.
Andrea Luzi. Colando dalle stelle oscure
A cura di Chiara Boscolo
Testo critico di Carlo Sala
Date: 20/01/2024 – 24/02/2024
Sede espositiva: 10 & zero uno, Castello 1830, via Garibaldi, Venezia, Italia
Orari: dal lunedì al sabato apertura pomeridiana o su appuntamento
Sito web: www.10zerouno.com
Contatti: c.boscolo@10zerouno.com