Nell’ambito del palinsesto CALLAS 100 (per il centenario dalla nascita), è visitabile sino al 30 aprile 2024 nel Museo Teatrale alla Scala di Milano l’esposizione FANTASMAGORIA CALLAS, dedicata a Maria Callas (New York, 2 dicembre 1923 – Parigi, 16 settembre 1977). Il mito del soprano è raccontato in un inedito progetto espositivo da 5 protagonisti del panorama artistico contemporaneo: Giorgio Armani, Alvin Curran, Latifa Echakhch, Mario Martone e Francesco Vezzoli
La storia del soprano di origine greca, nata negli Stati Uniti e naturalizzata italiana, si intreccia con quella del principale teatro d’opera milanese. Profondamente legata al Teatro alla Scala con 28 spettacoli interpretati dal 1950 al 1961, tra cui 6 inaugurazioni di stagione, Maria Callas è diventata la diva dell’opera per eccellenza, simbolo di eleganza ed icona di stile.
Il titolo della mostra – Fantasmagoria – rimanda a quella forma teatrale che mette in scena illusioni, effetti fantasmatici, visioni soprannaturali, artifici tecnici di forte impatto visivo ed emotivo. L’artista in sé, con la sua capacità di interpretare, fino ad incarnare, i suoi ruoli, è testimonianza di quella forza misteriosa e creatrice, intrinseca nel teatro.
Il progetto espositivo si apre con una selezione di costumi di scena conservati presso l’Archivio storico di Teatro alla Scala. L’abito indossato dalla Callas per l’interpretazione ne Alceste, i costumi per Poliuto e Don Carlo e l’abito dipinto per la Medea del 1953, sono visibili nel loro vesti originali. E grazie ad una ricostruzione degli alunni del corso di Sartoria Teatrale dell’Accademia Teatro alla Scala, riprendono vita i due costumi de La Traviata di Luchino Visconti per la stagione 1954-55’, andati perduti in circostanze sconosciute.
Per celebrare la rappresentazione lirica, in questa occasione, la mostra si evolve come evocazione di un mito: si vuole dare forma all’immagine indelebile che Maria Callas ha lasciato nell’immaginario collettivo. Attraverso gli occhi di cinque artisti contemporanei, non si ripercorre la vita dall’artista come cronistoria, ma come intreccio di esperienze multidisciplinari per delineare il ritratto di quella personalità così inafferrabile.
La prima tappa del percorso è eseguita dal musicista Alvin Curran, che attraverso un’inedita composizione musicale, ridona vita alla voce del soprano. Si prosegue con l’arte di Latifa Echakhch, che realizza un delicato sipario di perle bianche e rosse, a rappresentare l’aspetto più scenico della Callas. Nel terzo capitolo, attraverso una rappresentazione filmica, il regista Mario Martone ripercorre l’incontro tra Maria Callas e Ingeborg Bachmann, che dopo aver visto la prova generale de La Traviata, scriverà in una lettera: “Non ho mai dubitato che ci dovesse essere qualcuno come Lei, ma ora Lei c’è realmente, e la mia gioia straordinaria per questo durerà sempre”. In seguito l’installazione di Francesco Vezzoli divinizza il volto di Maria Callas in sessantatré riproduzioni, celebrando l’espressività della diva. Infine Giorgio Armani contribuisce con un abito rosso passione, che declina in forma visiva l’animo di Maria Callas.
“Come rappresentare una voce?” si domanda Giorgio Armani; come celebrare la vita di un’icona immortale? L’immagine si fa materia, l’animo di una personalità tanto conosciuta quanto sfuggente prende forma in un progetto corale. L’Usignolo Greco oppure La Tigre, sono solo alcuni degli appellativi con il quale il pubblico l’ha conosciuta. Una donna misteriosa, scissa in questa dualità, come ricorda ella stessa nella sue memorie: “Norma è come me in molti aspetti, può sembrare molto forte, a volte feroce, ma in realtà è un agnello che ruggisce come un leone”.
Fantasmagoria Callas
Dal 17 novembre 2023 al 30 aprile 2024
A cura di Francesco Stocchi
Allestimento di Margherita Palli
Museo Teatrale alla Scala
Largo Ghiringhelli 1, Piazza Scala, Milano