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Da Rubens a Warhol: a Parma la mostra inaugurale della sede italiana dell’Hôtel Des Ventes De Monte-Carlo

Dall’archeologia alla scultura fino alla pittura. È stata inaugurata al Borgo della Posta, nel cuore di Parma, la sede italiana della casa d’aste Hôtel Des Ventes De Monte-Carlo, uno spazio di oltre 200 m², con una mostra di opere che spaziano dall’arte antica a quella contemporanea: da Pieter Paul Rubens a Andy Warhol

«Dopo diversi anni di collaborazione tra l’Hôtel des Ventes de Monte Carlo e i suoi corrispondenti italiani, è nato un crocevia culturale per scegliere Parma come luogo di riferimento destinato a presentare collezioni eccezionali – raccontano dalla maison- L’inaugurazione di “HVMC Parma” ha avuto luogo il 2 marzo con una mostra che comprende nuove opere, dall’archeologia alla scultura e alla pittura per valorizzare il patrimonio culturale italiano». È stata organizzata anche  una giornata di valutazioni gratuite con gli esperti di tutte le specialità (4 marzo) in vista delle vendite future.

«L’obiettivo è quello di portare alla luce opere non valorizzate con un’attenzione particolare all’arte come elemento di inclusione sociale- raccontano dalla casa d’aste –  Tra le opere presenti spiccano i ritratti di Marilyn Monroe, Mick Jagger e di Mao Tse-tung di Andy Warhol, il quadro restaurato dal Ministero della Cultura e attribuito dagli esperti a Pieter Paul Rubens che rappresenta Tomiri, la regina degli sciti, il risveglio della gentildonna di Louis Ritman, il pittore americano famoso per i suoi brillanti nudi femminili, due collier di una principessa bizantina, una corona dei primi anni del 19esimo secolo del quartiere ebraico di Cremona, le sfere dell’artista contemporaneo Antonio Teruzzi e tre sculture del periodo sansoviniano del XVI secolo».

La casa d’aste è nata nel 2012 nel cuore del Principato, in una posizione strategica. Situata nell’ex fonderia di Monaco, sul porto, occupa uno spazio di 350 m² ed è presto diventata un punto di riferimento del settore. La sede del Principato non ospita solo oggetti d’arte, dipinti antichi e moderni, gioielli, orologi, pelletteria di lusso, vini o liquori, ma è aperta anche per mostre e conferenze. Gli acquirenti sono a livello globale: arrivano dall’America al Sud Africa, dall’India all’Asia.  All’evento di inaugurazione italiano  hanno partecipato mercanti d’arte, personaggi del mondo della finanza e collezionisti.  «Stiamo cercando di far vedere qualcosa che in Italia sta scomparendo – commenta Ugo Biacchi, direttore generale Towards the Sun -. Vogliamo mostrare l’arte come uno strumento di crescita per l’uomo. Cerchiamo opere di grandissimo livello in Italia e nel frattempo ci mettiamo a disposizione di una umanità disagiata, con l’obiettivo di valorizzare anche opere di artisti meno fortunati. Crediamo di poter creare qualcosa di non superficiale coinvolgendo in questo mondo anche i più giovani».

«La sede di Parma vuole essere non solo un luogo di commercio – aggiunge Biacchi – ma anche di sapere, dove poter consigliare venditori e investitori attraverso un discorso più ampio, avvicinando le persone per la loro passione ma anche per arricchire la loro cultura».

«C’è un legame molto antico tra Monaco e Parma. Onorato II, il primo Principe di Monaco, sposò infatti una ragazza di Bardi, un paese in provincia di Parma – racconta Franck Baille, Presidente dell’Hôtel Des Vents d Monte-Carlo – e questo legame con la città per noi è evidente. Qua non abbiamo trovato l’amore, ma un caro amico di nome Ugo Biacchi, che dirigerà la sede italiana. E quindi, per noi è stata una scelta ovvia quella di stabilirci a Parma e sviluppare questo legame con l’Italia, con cui noi monegaschi abbiamo un rapporto di lunga data, basti pensare a quanti italiani ci sono a Monaco». Ma c’è anche un’altra idea dietro a questo progetto, ossia «quella di sviluppare le vendite, ma anche di importare opere d’arte, gioielli e dipinti a Monaco. In particolare – prosegue Baille – i gioielli sono una delle nostre specialità, come i dipinti e l’arte moderna, ma anche il vintage che ha assunto una dimensione piuttosto forte. Abbiamo appena venduto, per esempio, una borsa di Hermès dal valore di 170mila euro, e speriamo che a Parma, nostra quarta sede nonché unica italiana, riusciremo a ripetere i record che abbiamo raggiunto negli ultimi dieci anni a Monaco».

hvmc.com

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