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Tommaso Calabro sbarca a Venezia e inaugura la galleria con una mostra su Harold Stevenson

Tommaso Calabro. Photo Riccardo Gasperoni
Tommaso Calabro. Photo Riccardo Gasperoni

La Galleria Tommaso Calabro sbarca a Venezia e inaugura il suo nuovo spazio al piano nobile di Palazzo Donà Brusa. Appuntamento per il 16 aprile 2024, con la mostra d’apertura dedicata a Harold Stevenson (1929-2018) e il suo rapporto con la città lagunare, che rimarrà visibile fino al 27 luglio 2024.

Al piano nobile di Palazzo Donà Brusa a Campo San Polo, le cui origini risalgono agli inizi del XIX secolo, Tommaso Calabro si appresta a inaugurare la sua nuova galleria veneziana. L’apertura, non a caso programmata in concomitanza con quella della Biennale di Venezia, è segnata dalla mostra dedicata a Harold Stevenson (1929-2018). In particolare, al rapporto tra l’artista americano e la città lagunare, per lui grande fonte d’ispirazione.

È proprio a Venezia, infatti, e precisamente nel sestiere di San Polo, che Harold Stevenson espone nel 1962 una serie di importanti dipinti e sculture in vetro di Murano, al fianco di artisti quali Yves Klein e Jean Tinguely, in occasione dell’esposizione “Piccola Biennale” a Palazzo Papadopoli, su commissione della gallerista francese Iris Clert e parallelamente alla 31ª edizione della Biennale Arte di Venezia.

Ora Tommaso Calabro ripropone l’artista in mostra proprio negli stessi luoghi, dopo che l’ultima mostra italiana – Realisti Iperrealisti, alla galleria La Medusa di Roma – risale al novembre del 1973, quando l’artista espose due tele intitolate Piece of Action accanto a lavori di Botero, Hockney, Pistoletto e di altri otto importanti artisti del Novecento. Ora in esposizione troviamo invece alcuni lavori realizzati tra la fine degli anni Cinquanta e gli anni Settanta, tra cui i celebri dipinti di nudo, i “torero” e le sculture in vetro.

Un’occasione unica – per la Galleria e gli appassionati – di approfondire l’opera di questo artista, esponente della cultura d’avanguardia del dopoguerra, amico intimo di Andy Warhol, e noto per aver dipinto nudi maschili su larga scala, come il più famoso The New Adam (1962). Ma anche, per Tommaso Calabro, una nuova opportunità di proseguire le sue ricerche su Alexander Iolas, tra i più celebri galleristi del secolo scorso, che tra il 1972 e il 1984 organizzò undici personali dedicata a Stevenson in America ed Europa: a New York nel 1972, 1973, 1974, 1975, 1976, 1977, 1982 e 1984, ad Atene nel 1973 e a Parigi nel 1973 e 1974.

Harold Stevenson (1929 - 2018) Untitled , 1971 oil on paper laid down on canvas 72 x 58 cm Courtesy of Tommaso Calabro
Harold Stevenson (1929-2018), Untitled, 1971, oil on paper laid down on canvas, 72 x 58 cm. Courtesy of Tommaso Calabro
Harold Stevenson (1929–2018), Le Turist, 1961, tecnica mista su tela, 35 x 27 cm. Courtesy of Tommaso Calabro
Harold Stevenson (1929–2018), Le Turist, 1961, tecnica mista su tela, 35 x 27 cm. Courtesy of Tommaso Calabro
Harold Stevenson (1929 - 2018) Untitled , 1961 mixed media on canvas 116 x 89 cm Courtesy of Tommaso Calabro
Harold Stevenson, (1929-2018), Untitled, 1961, mixed media on canvas, 116 x 89 cm. Courtesy of Tommaso Calabro

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